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Sciacca. “Catanzaro, Cusumano e i cugini Marinello sono i padroni del Comune”


Durissima la denuncia che arriva oggi dai consiglieri di opposizione: Carmela Santagelo, Silvio Caracappa, Giuseppe Milioti e Calogero Bono

Un’entrata a gamba tesa con l’intento di falciare le gambe agli avversari, questo il comunicato di fuoco di oggi dei consiglieri d’opposizione Carmela Santagelo, Silvio Caracappa, Giuseppe Milioti e Calogero Bono.

Motivo dell’attacco è la recente nomina dei componenti dell’OIV – Organismo Indipendente di Valutazione – che per i consiglieri è un “altro bel colpo messo a segno dalla professoressa Valenti e dai suoi sodali”.

Per i 4 consiglieri infatti le nomine confermano “ancora una volta il modo di operare di questa Amministrazione Comunale e del Sindaco in particolare. Salta ormai chiaro agli occhi di tutti chi tira le fila di questa Amministrazione. Il partito Democratico la fa da padrone, le recenti vicende del carnevale e queste nomine ne sono la testimonianza”.

Poi l’affondo: “Catanzaro, Cusumano e i cugini Marinello dominus delle sorti del nostro comune. La nomina della dottoressa Lume nell’OIV ne è una ulteriore riprova che i Marinello si sono inseriti nella regia di comando.

La ciliegina sulla torta è comunque la nomina di un professionista di Agrigento a Presidente dell’Organismo di valutazione, schiaffo morale a tutti i professionisti di Sciacca. Non c’è veramente nessun professionista a Sciacca che merita di essere il Presidente dell’organismo? Cosa mai successa prima di adesso e che ci lascia allibiti.

Quante mortificazioni dovrà subire ancora la nostra città? Non si rende conto il Sindaco che esistono delle regole in politica? Oppure il fatto di avere preso parte ieri alla Assemblea nazionale del partito Democratico a Roma le fa passare tutto in secondo piano, e quindi è ormai in balia del Partito Democratico e tutto il resto non conta?

In conclusione facciamo un appello alle altre forze politiche che sostengono il Sindaco Valenti affinchè riportino le cose al loro posto e inizino seriamente a pensare alle sorti della Città e quindi lasciare la professoressa Valenti al suo destino”.