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Sciacca. Estate saccense “in sordina”, solo spettacoli a pagamento e nessun evento di richiamo

L’amministrazione comunale non ha ancora approvato il bilancio di previsione, ma il sindaco Fabio Termine sta gestendo le poche somme a disposizione per l’estate saccense come il suo predecessore Francesca Valenti o forse peggio

Non si hanno ricordi della presentazione del cartellone dell’estate saccense senza nessuna conferenza stampa, in sordina, quasi come se l’amministrazione se ne vergognasse. Ed onestamente a leggere le voci del cartellone, che probabilmente ha generato la paura di dover spiegare i motivi di tanto ritardo, – rassegna presentata a fine luglio – avranno indotto gli amministratori ad evitare l’incontro con la stampa. Il cartellone, variegato, ha un solo piccolo grande difetto ovvero quello di avere al suo interno tutti spettacoli organizzati da privati a sbigliettamento. Nulla che sia pagato con i soldi del Comune, neanche il classico spettacolo del 15 agosto.

Vuoi divertirti a Sciacca? Paga! Si inizia nel fine settimana con il green valley pop pest, con biglietti a prezzi esorbitanti. Gli organizzatori, sfrattati lo scorso anno dal bosco della ficuzza, si sono rifugiati a Sciacca puntando sull’aiuto logistico dell’amministrazione Termine che, consapevole del vuoto in centro di questo prima parte dell’estate, punta tantissimo su questo evento per potere millantare migliaia di presenze in città.

A seguire teatro e cabaret, che essendo organizzati da privati sono totalmente a pagamento con prezzi popolari non inferiori a dieci euro. Si va da Alfonso Veneroso, allo spettacolo di Salvatore Monte, allo spettacolo di Gianfranco Jannuzzo a quelli di Marco Savatteri, Antonio Pandolfo, Castiglia e Marco Manera.

Si arriva al 15 agosto, che come anticipato, non vedrà in città nessun nome di richiamo perché senza soldi non è facile portare “un nome”, quindi spazio alla Street band degli ottoni animati.

Un cartellone dunque che senza i privati non avrebbe visto la luce e non si sarebbe potuto presentare. Ma non è finita, adesso non resta che attendere il dettaglio dei costi e dei contributi che saranno concessi alle diverse associazioni che presenteranno le diverse iniziative, per capire quanto sia costato il “nulla” ai contribuenti saccensi.

Ci sentiamo di affermare, anche nella cosapevolezza che difficilmente qualcuno ci possa smentire, che la strategia di promozione attuata dal duo Mizzica – Partito democratico, al governo della città, si è dimostrata del tutto “inefficace” e priva di qualsiasi innovazione. Di fatto un’estate saccense non promossa da nessuna parte e sconosciuta oltre le mura locali. Termine ha dimostrato che non basta essere giovani sulla Carta d’Identità, bisogna esserlo prima dentro, ma questa amministrazione presentatasi con il “vestito” giovanile, in realtà, è più anziana di tante altri governi locali passati, persino della Giunta Valenti.