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Sciacca. Faraone: se i cuffariani entrano nel PD io non ho problemi


La presentazione del libro “Sotto sopra”, è stata solo un pretesto per un comizio politico.

faraone

Quella Di Davide Faraone di ieri sera, doveva essere una serata all’insegna della cultura. L’occasione infatti era la presentazione del suo libro e la location era in effetti il meglio per fare veicolare un messaggio pubblicitario.

Ieri sera a Sciacca si celebrava, presso l’antico monastero della Badia Grande, la serata finale del “letterando in fest”, un classico del settore libri, molto conosciuto e rinomato, con artisti e scrittori provenienti da tutta l’Italia che partecipano all’evento.

Ed invece il sotto segretario all’istruzione, approfittando della presenza delle circa 150 persone sedute ad ascoltarlo (la sala all’aperto era composta da 12 file di sedie da 15 posti, non tutti occupati), per lo più truppe “cammellate” reclutate per l’occasione, non ha perso occasione per parlare per quasi tutta la durata dell’intervento, di politica siciliana e nazionale, lasciando al libro, solamente pochi e sporadici minuti.

Faraone ha iniziato con una analisi del voto amministrativo siciliano di pochi giorni fa e qui, non potendo alterare i numeri, è stato il solo momento in cui ha dovuto ammettere la sconfitta del suo PD e la vistosa perdita di consenso.

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Poi si è lasciato andare, raccontando una “favola” lontanissima dalla realtà, infarcita di ottimi risultati e mirabolanti imprese renziane esportate nella nostra isola.

Incalzato dalle domande dell’intervistatore, il giornalista saccense Accursio Sabella, da anni nella redazione di LiveSicilia, il sottosegretario, alla domanda se era preoccupato dal tesseramento in massa di cuffariani nel PD siciliano, ha risposto candidamente che i voti sono tutti uguali e lui non ha problemi in tal senso.

Quindi dopo la narrazione delle mirabolanti imprese del PD renziano in Sicilia, Sabella da saccense, ha posto la domanda che tutti aspettavano e cioè quale soluzione poteva esserci per la riapertura Terme di Sciacca.

La risposta è arrivata in perfetto politichese, parlando del nulla cosmico, infarcito del niente assoluto, la cui riposta finale è stato il classico, “mah, vedremo”, che di certo farà contente le truppe cammellate presenti, ma che da il senso pratico, di quel che sia il grado di attenzione che il governo siciliano ed il PD ha della questione.