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Sciacca. Ospedale “Giovanni Paolo II”: a breve operativa la zona Covid 19, ma le polemiche e i dubbi restano


La tanto contestata – da più parti – zona Covid 19 nell’Ospedale “Giovanni Paolo II” di Sciacca è pronta ed a breve dovrebbe essere operativa, ma siamo sicuri che sia stata una trovata “geniale?”

I lavori di adattamento all’emergenza coronavirus dovrebbero essere completati entro la giornata di oggi. La nuova area Covid 19 inizialmente doveva essere allestita nell’ospedale F.lli Parlapiano di Ribera, struttura poco sfruttata e che doveva essere dedicata esclusivamente ad ospitare i casi di contagio da coronavirus. Poi non si sa bene cosa sia successo nelle stanze della politica e dal nosocomio di Ribera si è passati a quello di Sciacca, dove i problemi e le polemiche legati al COVID 19 sono stati tanti, fino alla defenestrazione del direttore sanitario Migliazzo, commissariato e sostituito da Alberto Firenze.

Dunque nell’ospedale “Giovanni Paolo II”  la nuova zona destinata a curare i pazienti contagiati dal micidiale virus, che farà capo all’unità operativa di Anestesia e Rianimazione, guidata da Francesco Petrusa, a breve dovrebbe essere operativa.

Una scelta che ha fatto storcere il naso, con contestazioni più o meno pesanti, a politici e rappresentanti della società civile, tranne gli esponenti del centro destra, che sono rimasti “assenti”, evidentemente, – a meno di smentite che siamo pronti a pubblicare – per scelte prettamente politiche.

Gli ospedali “misti”, ovunque sono stati creati non hanno funzionato, appare difficile infatti che il virus si fermi davanti ad un cartello di “divieto d’ingresso al covid 19”, o davanti ad una striscia gialla o ad una porta e dunque il pericolo di “invasione di campo” è sempre dietro l’angolo, qualunque siano le precauzioni messe in atto.

Per fare un esempio, l’ospedale di Partinico è diventato “Covid Hospital” , ma interamente e i degenti di altre patologie sono stati trasferiti in altri strutture e in quel nosocomio adesso si curano solo i contagiati da coronavirus.

Ci auguriamo che la scelta operata a Sciacca sia quella giusta, ma i dubbi restano tanti e forti.