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Sciacca. Ponte Cansalamone ass. Neri: l’apertura dipende dall’esito dei nuovi controlli, ma in 18 mesi costruiremo quello nuovo


Oggi siamo tornati sull’atavico e mai risolto problema che affligge la città di Sciacca, ovvero il viadotto Cansalamone , chiuso ormai da cinque anni, con un’intervista all’assessore Giuseppe Neri, cioè colui che sulla questione, al momento è visto come l’uomo della “provvidenza”.

Inutile rimarcare i disagi che comporta ai cittadini la chiusura di questo viadotto, con la città spaccata in due, dove per raggiungere le abitatissime contrade Foggia, Carbone e Capo San Marco, ci si deve “armare “ di tanta buona volontà, ovviamente non considerando i danni di natura economica, che ne derivano.

Neri oggi non ha voluto fare facili e favorevoli previsioni, è stato cauto e molto tecnico nelle risposte ed ha ribadito che sta “valutando” l’ipotesi della riapertura a senso unico alternato, ma la decisione potrà essere presa, solo dopo avere valutato l’esito degli accertamenti che sono in corso, che se non evidenzieranno ulteriori cedimenti rispetto a quelli effettuati negli anni passati, si potrà pensare alla riapertura a senso unico alternato, con esclusione dei mezzi pesanti. Cautela dunque.

Ma noi siamo voluti andare oltre, prospettando un esito negativo dei controlli, quindi con il ponte che rimarrebbe chiuso e abbiamo chiesto, quali tempi in questo caso ci sarebbero per vedere il nuovo ponte costruito.

L’assessore comunale alle Infrastrutture, in questo caso è stato più ottimista, parlando di 18 mesi per la costruzione, che potrebbero dimezzarsi, lavorando con doppi turni. Ma è stato più vago, quando noi incalzandolo, abbiamo chiesto dei tempi burocratici occorrenti per arrivare alla fase di assegnazione dei lavori e qui, Neri è apparso meno tecnico e – a nostro avviso – troppo ottimista.

Ci auguriamo ovviamente che abbia ragione lui, ma l’esperienza ci dice, che la burocrazia in Italia è una “bestia” che non conosce padrone e nessuno è mai stato in grado di “domarla”.