Anche la V Commissione consiliare vuole vederci chiaro dietro la strana vicenda della donazione di 2300kg di croccantini da parte della Fondazione Capellino, grazie all’intervento dell’On all’ARS del PD Michele Catanzaro
Ne era stato dato annuncio in pompa magna: 2300 kg di croccantini per cani e gatti sono stati donati dalla Fondazione Capellino di Genova. A rendere possibile ciò, come foto ed interviste alla stampa dimostrano, l’onorevole all’ARS del Partito Democratico, Michele Catanzaro.
Tutto bene quindi? Non proprio. Succede infatti che poco prima della donazione ufficiale di tale cibo per animali vengono chiamate le associazioni riconosciute e conosciute del territorio, al fine di ripartire i croccantini. Tra le associazioni interpellate anche la Amici Animali ONLUS, che da anni si batte sul territorio in favore dei randagi. Ebbene, dopo una prima interlocuzione avviata dalla stessa Fondazione Capellino su consiglio, pare, dell’assessore Tulone, della vicenda l’associazione non ha saputo più nulla.
Trascorre un po’ di tempo e sulla stampa appare la consegna dei croccantini con tanto di Onorevole PD Michele Catanzaro forte del “risultato raggiunto”, mentre consegna svariate centinaia di kg di croccantini – sempre della Fondazione Capellino – a due soli soggetti: l’Oasi di Santa Margherita di Chiara Calasanzio e la Balzoo di Adriana Montalbano.
Dato l’assordante silenzio, la Amici Animali Onlus chiede di sapere come sia finita la storia, ma non riceve alcuna risposta comprensibile. Della vicenda si interessa così la V Commissione Consiliare, chiedendo che l’assessore al ramo, Mario Tulone spieghi i criteri con i quali sono state suddivise le quote di croccantini donate. Inutile dire che con assenza giustificata, l’assessore non ha presenziato alla seduta della Commissione. I Consiglieri hanno così richiesto per la prossima seduta la presenza di Sindaco ed Assessore, non resta che attendere.
Inutile dire che Sindaco ed Assessore dovranno trovare una motivazione molto plausibile e ben studiata dato che appare difficile ignorare “l’elefante nella stanza”. La presenza dell’onorevole PD Catanzaro nella vicenda infatti non fa che aggravare la questione, trascinandola su un piano politico rispetto alle donazioni fatte. Inoltre, anche a non volerci vedere nessuna dietrologia politica, si pone un problema di ordine pratico. La Amici Animali Onlus è nota per i suoi attivisti che spesso – di tasca propria – sfamano i randagi per strada, non per nulla l’associazione appoggiò l’animalista Antonella Baldassano nella vicenda della collocazione dei dispenser per cani randagi, collocazione mai avvenuta per evidente volontà contraria dell’amministrazione Valenti.
Quindi in considerazione di tutto ciò non si può non domandarsi quale sia l’obiettivo della mancata donazione. Si spera forse che così facendo i randagi per strada non vengano nutriti, magari andando incontro alla morte e azzannando la gente per via della fame, così da creare una “bella” emergenza? No, questo non accadrà perché l’associazione è sempre comunque attiva, a prescindere anche dalle ordinanze sindacali di divieto di dar da mangiare ai randagi. E di queste curiose ordinanze, vi parleremo nei prossimi articoli.
Giornalista Direttore responsabile di Fatti&Avvenimenti. Nato a Partinico (PA), ma saccense. Ha sempre vissuto a Sciacca, dove fin da giovanissimo si è appassionato alla politica locale. Scrive da quando aveva 17 anni, scrive di tutto perché “così è giusto che sia”. Ha scritto principalmente per il giornale ControVoce di Sciacca e per il Fatti&Avvenimenti, ma suoi articoli sono apparsi anche sui quotidiani La Valle dei Templi.net, LinkSicilia (MeridioNews), La Voce di New York e tanti altri giornali agrigentini, regionali, nazionali ed internazionali. Da Gennaio 2017 è corrispondente italiano per la rivista francese Lumieres Internationales Magazine. Scrittore a tempo perso. E’ anche uno studente di Giurisprudenza. Coltiva da anni la passione della musica e del canto ed ha una sua band. Non chiedetegli cosa voglia fare da grande, perché non lo sa.