Redazione F e AL’operazione denominata “terra buona” è stata condotta dai finanzieri della Compagnia di Sciacca. Sequestrato un terreno in Ribera di circa 1000 mq, dove un sessantenne Riberese, scaricava anche rifiuti speciali quindi pericolosi per la salute pubblica.
L’operazione è stata portata avanti della Procura di Sciacca e coordinata dal sostituto procuratore Alessandro Moffa, ma materialmente eseguita dalla Guardia di finanza.
Durante la perquisizione i militari, hanno rinvenuto materiale di vario genere, tra cui intere auto provenienti da furti, e parti di autovetture già smantellate, che l’uomo rivendeva come pezzi di ricambio. Praticamente è stata scoperta una florida attività commerciale non autorizzata, che si occupava della raccolta, smaltimento e commercio di ricambi e rifiuti.
Ovviamente senza alcuna autorizzazione ed in dispregio alle attuali norme ambientali, con le conseguenti gravi ripercussioni sulla saluta pubblica, derivante dall’inquinamento del suolo e dell’aria circostante.
Anche fiscalmente le cose non stavano meglio: l’uomo era praticamente sconosciuto al fisco e privo di qualsiasi licenza. Le fiamme gialle, ora dovranno cercare di ricostruire il giro di affari, per valutare quanto sia stata evaso all’erario.
Infine, è stato sequestrato il sito utilizzato per commettere gli illeciti e l’uomo è stato denunciato a piede libero. Dovrà difendersi dall’accusa di attività di gestione di rifiuti non autorizzata e del delitto di ricettazione.
