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Sicilia. FdI presenta condono per case abusive al mare. Corte costituzionale: Regioni non hanno competenza

In Sicilia Fratelli d’Italia rispolvera una legge di 47 anni fa e prepara una sanatoria per le case abusive in riva al mare, ma la legge se venisse approvata sarebbe subito cassata dalla Corte costituzionale che su questa materia si è già espressa

Ogni volta che la destra arriva al governo ci riprova e il capogruppo di Fdi all’Assemblea regionale siciliana, Giorgio Assenza, in ossequio a questa regola non scritta, presenta un emendamento alla legge del governo sul territorio per condonare le case costruite dopo il 1976 entro 150 metri dal mare.

Dunque 47 anni dopo la prima legge, 36 anni dopo il divieto di sanatoria ed infine dopo la legge del 1991 che applicò il divieto di edificazione e di relativa sanatoria anche ai privati, chiarendo che i divieti introdotti dalla legge che recita: “prevalgono sulle disposizioni degli strumenti urbanistici generali e dei regolamenti edilizi”, l’On. Assenza, presenta un emendamento che se passasse, farebbe saltere sia il divieto precedente alla Galasso (edificazione a 150 metri) sia il divieto di sanatoria.

Di fatto il provvedimento introduce una sanatoria per numerose ville private costruite sul mare dopo il 1976 e prima del 1985, che guarda caso molte di queste sarebbero a Marina di Ragusa, città del capogruppo di Fdi. Un emendamento ad hoc, che attenzione, non è una novità, già presentato negli anni passati e puntualmente bocciato, ma che con questa maggioranza potrebbe essere approvato senza difficoltà.

Giampiero Trizzino, ex deputato regionale del M5s, esperto di Ambiente, non più rcandidato per la regola del secondo mandato, oltre a stgmatizzare che “Nuova legislatura, nuova aggressione al paesaggio siciliano”, ricorsa all’On. Assenza che “Qualora malauguratamente dovesse essere approvata, subirebbe dopo brevissimo tempo la scure della Corte costituzionale, come è avvenuto neppure un anno fa con il condono proposto nella scorsa legislatura regionale. La Corte costituzionale è stata chiara: il condono edilizio è materia penale sulla quale le Regioni non hanno alcuna competenza”.