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Telegraph sulle sanzioni: “Delirante credere che avrebbero fatto cadere Putin, Europa colpita tanto quanto Russia”

Il quotidiano britannico avverte che: “le sanzioni stanno danneggiando l’Europa tanto quanto Putin” e che “nel continente e oltre, il costo del confronto con la Russia sta facendo sentire il suo peso” per poi chiedersi “chi sarà distrutto per primo dalle sanzioni? Putin o l’Europa?”

“Le sanzioni fanno male, ma è forse l’Europa, piuttosto che la Russia, dove gli effetti economici e politici dirompenti sono più distruttivi”. Inizia con questa frase l’articolo del quotidiano britannico Telegraph, dall’eloquente titolo: “Sanctions are damaging Europe as much as Putin”.

Il giornale inglese, dopo aver indorato l’amara pillola parlado degli “errori di Putin” sul credere che l’Occidente non si sarebbe dimostrato così unito contro la Russia sulle sanzioni, ha però dovuto ammettere che: “la Russia ha mostrato un sorprendente grado di resilienza; le sanzioni non hanno funzionato nel rompere la determinazione russa. Eppure hanno sicuramente causato molti danni all’Europa. Con l’avvicinarsi di un altro inverno e il nuovo aumento dei prezzi dell’energia, le crepe cominciano ancora una volta a mostrarsi”.

Il Telegraph cita subito l’esempio tedesco: “In Germania cresce la preoccupazione per i danni che il conflitto sta arrecando al modello economico del paese, un tempo ben oliato e in parte dipendente dalla fornitura di energia russa a basso costo. ‘Che ne sarà della nostra economia’, ha esclamato un partecipante tedesco al Forum Ambrosetti di imprenditori ed economisti svoltosi la settimana scorsa sulle rive del Lago di Como”.

E il problema non è solo tedesco, infatti, pur dicendo che “Putin ha ricevuto un duro colpo” dal blocco delle importazioni dalla Russia di carbone e gran parte delle risorse energetiche, nell’articolo si dice espressamente che: “la situazione di stallo ha creato una crisi del costo della vita in tutta Europa, con un’inflazione dilagante e un’economia stagnante, e si sta rivelando una forza politicamente sempre più divisiva.”

“Ma credere che l’Europa potesse in qualche modo uscire relativamente indenne dalla guerra in Ucraina è sempre stato un pio desiderio. – conclude l’articolo del quotidiano britannico – Era anche delirante pensare che le sanzioni avrebbero fatto cadere Putin. – altro che la barzelletta condizionatori spenti raccontata da Draghi – La continua attesa di quel momento è, temo, un po’ come aspettare Godot. Probabilmente non andrà da nessuna parte. E nel frattempo l’economia europea diventa sempre più debole. Chi sarà distrutto per primo dalle sanzioni? Putin o l’Europa? Potrebbe essere un testa a testa”.