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Tritacarne Bakhmut: anche Occidente e Generali ucraini chiedono ritirata, ma Zelensky non vuole mollare

Testardagine? Timore che cedere Bakhmut significhi perdere il Donetsk? Ormai poco importa, secondo molti analisti le truppe ucraine a Bakhmut non hanno speranze, ma Zelensky insiste e ordina di “rafforzare” le difese della città

Una colonna di mezzi ucraini colpiti dall’artiglieria russa nelle strade sterrate e fangose nei pressi di Bakhmut

Ormai lo dicono tutti, l’Occidente, i consiglieri americani, i media occidentali, persino i generali ucraini: Bakhmut è persa e più soldati ucraini finiscono nel tritacarne russo di Prigozhin e meno truppe avrà Kiev per la “sperata” controffensiva primaverile. Ma Zelensky non vuole mollare e i dissapori ormai sono riportati persino dalla stampa occidentale pro-Kiev, mentre dal governo ucraino arriva il comunicato ufficiale che intende “rafforzare” le difese di Bakhmut.

La Bild tedesca riporta che è ormai scontro aperto tra il presidente Volodymyr Zelensky e il comandante in capo delle forze armate, il generale Valery Zaluzhny sulle decisioni da prendere su Bakhmut, che probabilmente tra poco tornerà a chiamarsi Artemovsk, come la chiamano ancora in Russia.

Secondo informazioni provenienti da diverse fonti della leadership politica ucraina, Zaluzhny qualche settimana fa ha chiesto a Zelensky di considerare la ritirata, ma il presidente ucraino non vuole assolutamente lasciare la città – ormai circondata – ai russi.

Nel frattempo Bakhmut è ormai una pozza di macerie, fango e sangue dove purtroppo si continua ancora a combattere “casa per casa e strada per strada”, anche se pare chiaro ormai che la battaglia principale degli ultimi mesi è nelle sue fasi finali: secondo la compagnia militare privata Wagner – che combatte con l’esercito russo -, il 40% dei territori di Bakhmut è già sotto controllo russo; si tratta delle periferie settentrionale, orientale e parzialmente quella meridionale. 

Mezzi ucraini impantanati nel fango vicino Bakhmut

A questo va aggiunto che gran parte dei villaggi e strade sono ormai sotto il controllo russo, secondo le ultime informazioni solo pochi sentieri sono rimasti sotto il controllo ucraino e per arrivare in città, come mostrano molti video, le truppe di Kiev devono passare attraverso il fango di strade sterrate che spesso diventano pantano dove i mezzi restano bloccati e diventano bersaglio per l’artiglieria russa.

ㅤSempre secondo la Wagner, ogni giorno gli ucraini perdono a Bakhmut “fino a 500 persone. Si dice che alcuni plotoni nemici vivano solo poche ore”.

Combattimenti a Bakhmut, riprese ucraine

Le indiscrezione della Wagner sono ovviamente di parte, ma sono fondamentalmente confermate dal Wall Street Journal – che è tutto tranne che putiniano – che in un articolo di ieri scrive che “Le truppe russe Wagner esauriscono le forze ucraine a Bakhmut” e che questo “minaccia la capacità di Kiev di organizzare un’offensiva primaverile”. Insomma, a Bakhmut i soldati ucraini rischiano di “finire”, termine banale per una situazione estremamente tragica.

Altra colonna di mezzi ucraini distrutti vicino Bakhmut

La situazione sul campo

Ripresa del campo di battaglia a Bakhmut

Secondo le ultime informazioni, l’esercito ucraino ha bombardato Kurdyumovka e Kleshcheevka a sud di Bakhmut. I russi hanno risposto colpendo Bakhmut, Dyleivka, Predtechin, Stupochka e Ivanivsky. Quest’ultimo insediamento è stato attaccato dalla PMC Wagner. Artemosk stessa è stata attaccata dai “musicisti” da sud di Opytne, dove si registra un’avanzata nella parte orientale della città.

Soldati Wagner dopo aver conquistato una posizione dentro una scuola a Bakhmut

La situazione a nord vede i “musicisti” – così si fanno chiamare le truppe Wagner – avanzare dalla direzione di Yagodnoye. E da nord-ovest, sostenuti dall’artiglieria, i wagneriani stanno conducendo operazioni di assalto nei pressi di Bogdanovka, Grigorovka, Dubovo-Vasilyevka e Orekhovo-Vasilyevka. A ovest di Soledar, dopo il bombardamento, attaccano vicino a Zheleznyansky. E a nord-ovest, vicino a Vasyukivka. Le forze armate ucraine mantengono strenuamente le loro posizioni, le perdite sono massicce, come registrato in questi mesi.