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Turturici chiede mea culpa a Di Paola: critica o avvicinamento?


“Il sindaco Fabrizio Di Paola dovrebbe recitare il mea culpa, perché in questi 5 annigli è stata offerta la possibilità ‘storica’ di governare la città con una maggioranza ampissima e rappresentativa, opzione da me più volte auspicata ma rimasta disattesa, perché egli ha caparbiamente scelto di governare in solitudine”.

Così oggi interviene il consigliere Mario Turturici a nome di Patto per Sciacca, sulla conferenza stampa di fine mandato fatta sabato scorso, dal sindaco uscente Fabrizio Di Paola.

“Scelta assunta con intenzionalità, – continua Turturici – forse per un qualche vantaggio politico, ma rilevatasi nefasta per la Città, perché ne ha acuito l’isolamento, in un momento storico in cui la delicatezza delle questioni in campo ( vedi la chiusura delle Terme e il drastico depotenziamento dell’ospedale), avrebbe imposto soluzioni politiche ben diverse da quelle praticate .

La diversità di vedute ha riguardato proprio il metodo di governo – che ho definito “tra pochi intimi” – intuendo che gradatamente ciò avrebbe indebolito e snaturato il progetto di partenza, che – vale la pena ricordare – era nato dall’apporto di ben 6 liste, capaci di raccogliere oltre 13.000 voti e consentire la vittoria al primo turno. Per rimarcare tutto ciò, risultato vano ogni tentativo di convincimento, non vi era altra strada da percorrere se non quella di prendere le distanze dall’amministrazione e dichiarare la propria indipendenza politica.

Posizione che non si è tradotta in azioni strumentali, perché è risaputo che il sottoscritto, a differenza di qualche “statista”, non ha mai ricercato poltrone o sottogovernicchi per sé o per gli amici ( parla la mia storia personale). Piuttosto ho sempre tentato di esporre le mie convinzioni in assoluta libertà, senzasecondi fini, assumendo posizioni talvolta “scomode” ma sempre propositive, consentendo di approvare (migliorandole) talune proposte di delibera, sempre nell’interesse generale”.

Mario Turturici, conclude con l’auspico che: “Il sindaco voglia esporre la sua relazione di mandato anche dinanzi al Consiglio comunale, perché attraverso il democratico dibattito in aula la città possa rendersi meglio conto dei reali accadimenti politici e meglio valutare la linearità dei comportamenti dei singoli”.