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Ucraina. Dal 4 giugno distrutti 311 carri armati di Kiev. Putin: “I carri occidentali bruciano meglio di quelli sovietici”

Il capo del Cremlino ammonisce Occidente e Kiev: “La fornitura di nuove armi all’Ucraina è il modo migliore per alimentare ulteriormente il conflitto”, affermano che fino ad oggi neppure la fornitura di missili a lungo raggio a Kiev ha determinato “nulla di critico”

Dal 4 giugno sono stati distrutti 311 carri armati, di cui “una parte significativa” di produzione occidentale – soprattuto carri Leopard tedeschi -, che: “Bruciano proprio come tutti gli altri, anche meglio di quelli sovietici”. A dirlo oggi un’intervista è il presidente russo Vladimir Putin.

Nell’arco dell’intervista il capo del Cremlino ha anche detto che “la fornitura di nuove armi all’Ucraina è il modo migliore per alimentare ulteriormente il conflitto”, dichiarando anche: “Vediamo quante speranze sono state riposte nella fornitura di missili a lungo raggio all’Ucraina, ma nella zona di guerra non sta accadendo nulla di critico”, a sottolineare che gli equilibri in campo non sono stati smossi dalle recenti forniture di armi più potenti da parte dei Paesi NATO.

Putin ha anche detto che la Russia non è contraria a “a discutere di garanzie di sicurezza per l’Ucraina, ma sono soggette alle garanzie di sicurezza russe”, dichiarando senza mezzi termini che “l’adesione dell’Ucraina alla NATO rappresenta una minaccia per la sicurezza della Russia. Uno dei motivi dell’operazione militare speciale è proprio la minaccia che l’Ucraina si unisca all’alleanza”, ha dichiarato il presidente russo.