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Ucraina. Non c’è accordo su grano, Turchia discute con Mosca evacuazione sue navi bloccate nei porti del Mar Nero

La Turchia discute con Mosca del ritorno delle sue navi bloccate nei porti del Mar nero in sicurezza, ma al momento non ci sono garanzie

Lo ha detto il ministro della Difesa turco Yasar Guler in un’intervista alla televisione A Haber, aggiungendo che diverse navi turche sono bloccate a Kherson da giugno dopo il crollo della diga di Kakhovka. Lo riportala Tass.

“Abbiamo 12 navi commerciali e una gru di bordo danneggiata nei porti ucraini. Sei di loro sono ormeggiate nei porti di Nikolayev e Olvia controllati dall’Ucraina. Abbiamo in programma di farle rientrare e stiamo negoziando sia con la Russia che con l’Ucraina, che sulla questione sono stati positivi, ma finora non ci sono state garanzie”, ha detto il ministro.

Guler ha spiefato che diverse navi turche bloccate a Kherson hanno avuto alcuni problemi dopo il crollo della diga di Kakhovka a giugno. “Quando la diga di Kakhovka è stata distrutta da un’esplosione, alberi e altri detriti sono stati portati dentro dall’alluvione e hanno riempito il porto dove erano ormeggiate le nostre navi. Ora, il porto necessita di un’importante pulizia. Stiamo aspettando un momento opportuno per portare le nostre navi tornare a casa”, ha detto.

Il 17 maggio il presidente turco Tayyip Erdogan ha annunciato che la Russia ha garantito il passaggio sicuro e senza ostacoli delle navi turche dai porti di Nikolayev e Olvia controllati dagli ucraini. Il ministro ucraino delle politiche agrarie e alimentari Nikolay Solsky ha affermato che le navi turche avranno la possibilità di lasciare i porti, ma che non riprenderanno più il loro lavoro.

Se la Turchia, che è il migliore interlocutore con Mosca, ha deciso di fare rientrare le sue navi dai porti del Mar Nero, vuol dire che i margini di trattativa per riprendere le esportazioni del grano, sono davvero minime.