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Ucraina. Petrocelli: “Il M5S ritiri i ministri ed esca da questo governo interventista”. Pd, IV e Azione: si dimetta

“Questo governo ha deciso di inviare armi all’Ucraina in guerra, rendendo di fatto l’Italia un paese co-belligerante”

Questo il commento di Vito Petrocelli presidente della Commissione esteri del Senato che ha invitato il Movimento a uscire dal governo “interventista”. Petrocelli oggi non si è presentato in Aula ad ascoltare il discorso del presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky che si è collegato in video conferenza con Montecitorio.

L’attuale presidente della Commissione esteri del Senato, di professione geologo sull’argomento ha le idee chiare: “Penso che per il M5s sia arrivato il momento di ritirare ministri e sottosegretari dal governo Draghi. Questo governo ha deciso di inviare armi all’Ucraina in guerra, rendendo di fatto l’Italia un paese co-belligerante”. Ed ha aggiunto: “Che senso ha confermare la fiducia ad un governo interventista? La maggioranza degli italiani non vuole alcun coinvolgimento del nostro paese in una guerra dagli esiti imprevedibili. Invito tutti i colleghi 5 stelle ad una riflessione su questa proposta”.

Petrocelli, geologo di professione e ambientalista convinto, è stato eletto in Senato due volte e fa parte della corrente dei “duri e puri”, chi lo conosce da vicino lo descrive come uno che ha rappresentatoin maniera molto molto seria il programma del Movimento”, tant’è che ripete ai suoi: “Anche in questo caso continuo a rappresentare lo spirito del Movimento. Io confermo la mia contrarietà alla fornitura di armi prevista dal Decreto Ucraina, che ci catapulta nel conflitto in corso, complicando enormemente le possibilità di giungere ad un accordo di pace”.

Le parole di Petrocelli hanno sollevato un vespaio, Italia Viva, Pd ed Azione di Calenda, chiedono le dimissione da presidente della Commissione esteri del Senato, sollecitando anche un intervento da parte del leader dei 5 stelle Giuseppe Conte, ma l’interessato risponde picche e conferma di non avere alcuna intenzione di lasciare la presidenza della commissione e spiega: “Credo di poter portare, come ho fatto in tre anni con tre maggioranze diverse, anche quando non condividevo dei passaggi, la voce del governo in carica in ogni consesso internazionale, come farò anche lunedì a Washington”.

Per Napoli di Azione, deve essere il leader del M5S a “provocare le dimissioni di Petrocelli. Se poi non vuole espellerlo dal partito, vorrà dire che aggiungerà un’altra contraddizione alle tante del movimento. Ma Petrocelli non può rimanere un minuto di più alla guida della Commissione. Nè Conte può traccheggiare oltre”.