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13 kg di cannabis sequestrati in un garage-laboratorio: tre gli arresti


Stamattina i carabinieri hanno sequestrato 13 chili di cannabis in fase di lavorazione all’interno di un garage-laboratorio.

Carabinieri-mariuana

A gestire “l’azienda” c’erano tre persone, Giuseppe Vitale, di 51 anni, Gaetano Di Gregorio, di 20 anni, ed un minore di 17 anni, che sono stati arrestati con l’accusa di coltivazione e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

Il laboratorio è stato scoperto in un garage a Falsomiele, tra vicolo Di Gregorio e via Aloi, i militari da giorni avevano notato uno strano andirivieni di giovani e giovanissimi proprio in prossimità del garage.

Da un controllo del luogo, i carabinieri hanno notato che la porta del locale era stata sigillata ermeticamente dall’interno con schiuma sigillante e sacchetti di plastica, nell’evidente tentativo di non far passare nessun odore all’esterno.

Così i militari insospettiti, hanno deciso di vederci chiaro, decidendo di controllare da vicino la porta del garage di proprietà del Vitale. Avvicinatisi alla porta hanno intravisto tre persone intente a staccare i fiori dai rami di una pianta di cannabis, che poi depositavano in una grossa bacinella.

I tre, accortosi della presenza dei carabinieri, hanno tentato la fuga dalla porta sul retro, ma ad attenderli hanno trovati altri carabinieri che li hanno bloccati.

È scattato quindi l’arresto dei tre ed il sequestro dell’intero garage-laboratorio. I carabinieri prima di iniziare la perquisizione del locale, hanno chiesto l’intervento dei colleghi del Lass (Laboratorio Analisi Sostanze Stupefacenti).

Oltre all’immobile, i militari hanno sequestrato una bilancia elettronica, un sacchetto di plastica con parti di pianta di cannabis, vari attrezzi da lavoro, otto confezioni di concime, un sacco di terriccio universale, una bacinella con circa 200 grammi tra fiori e foglie di cannabis, 163 rami e fiori di pianta di cannabis appesi a fili metallici.

Tutti e tre le persone trovare nel locale sono state arrestate in flagranza di reato: Vitale e Di Gregorio, posti ai domiciliari in attesa del rito per direttissima, mentre il minorenne è stato associato al centro di prima accoglienza Malaspina di Palermo.