La Guardia di Finanza di Palermo ha scoperto un canale commerciale di cosmetici contraffatti tra Bergamo e Canicattì: dal 2016 sarebbero stati trasportati 180 mila prodotti cosmetici contraffatti del valore commerciale di 90 mila euro. 10 le persone coinvolte
Si tratta di circa 6000 cofanetti di fondotinta recanti il noto marchio “Deborah” palesemente contraffatto e sprovvisti, nell’etichettatura, delle indicazioni previste in materia di sicurezza dei cosmetici. I cosmetici che sono stati sequestrati, viaggiavano dentro un autoarticolato, corredati da un documento di trasporto recante, come mittente e destinatario, due distinte persone fisiche senza l’indicazione delle rispettive partite Iva.
Questo particolare ha fatto scattare le indagini dei finanziri che hanno scoperto l’esistenza di un canale commerciale di cosmetici contraffatti tra Bergamo e Canicattì. Nella provincia lombarda è attivo uno specifico distretto industriale, dove opera una società che si è occupata della produzione e dell’invio di questi prodotti falsi in Sicilia.
La merce era destinata ad un esercizio commerciale di Canicattì, il tutto accompagnato da documenti falsi e l’interposizione di un prestanome, così da rendere difficoltosa, in caso di controlli lungo la strada, l’identificazione dei responsabili dello schema illegale.
Sotto la direzione delle Procure della Repubblica di Bergamo e Agrigento, i finanzieri hanno ricostruito i flussi commerciali dal 2016, che ammontano a più di 180.000 pezzi in relazione ai quali sarebbero stati conseguiti proventi illeciti verosimilmente pari a circa 90.000 euro. Sono stati segnalati alle procure della Repubblica dieci persone, fra amministratori di società ed altre persone coinvolte.
Redazione Fatti & Avvenimenti