Redazione F e AL’uomo era in palese stato d’ebrezza ed anche dopo essere stato ammanettato ed accompagnato in Questura non ha calmato il suo spirito, continuando a minacciare gli agenti
La Polizia di Stato ha arrestato il pregiudicato catanese Santonocito Rosario Daniele (classe ’82) per il reato di resistenza a Pubblico Ufficiale, nonché indagato in stato di libertà per guida in stato di ebrezza alcolica.
Nella notte di sabato scorso, intorno alle ore 23:30 sulla corsia preferenziale della centralissima via Etnea all’incrocio con via San Nicolò, è sopraggiunta un’autovettura a velocità sostenuta che, incurante del segnale di ALT semaforico, ha continuato la sua folle corsa rischiando di travolgere una giovane coppia che stava attraversando l’incrocio spingendo un passeggino.
La scena è stata notata da una pattuglia della Polizia di Stato che immediatamente si è posta all’inseguimento del veicolo che è stato fermato nella parte alta della stessa via Etnea.
Il conducente, identificato in Santonocito Rosario Daniele, in palese stato di ebrezza alcolica, nello scendere dall’autovettura, ha spintonato gli agenti ed, in presenza di numerosi astanti, li ha ingiuriati gridando molteplici frasi accompagnate da diverse parole volgari.
Poiché il soggetto aveva un atteggiamento non collaborativo, al fine di contenerne l’aggressività e per evitare che potesse recare danni a se o ad altri, è stato ammanettato ed introdotto con non poche difficoltà all’interno della volante, per la forte resistenza opposta e, quindi, accompagnato in Questura per gli adempimenti di rito.
Il Santonocito, anche durante la permanenza presso gli Uffici della Questura, ha continuato ad inveire nei confronti degli operatori con minacce gravi.
In Questura si è fatto quindi giungere personale della Polizia Stradale che ha sottoposto l’uomo all’esame dell’alcoltest con esito positivo.Il Santonocito è stato quindi tratto in arresto per i reati di resistenza a Pubblico Ufficiale e denunciato in stato di libertà per il reato di guida in stato di ebrezza.
Dell’avvenuto arresto veniva notiziato il P.M. di turno che ha disposto la sottoposizione agli arresti domiciliari presso la propria abitazione, in attesa del giudizio per direttissima.
