Pechino oggi ha avviato esercitazioni militari di “preparazione al combattimento” nello stretto di Taiwan che “servono come severo monito contro la collusione tra forze separatiste che cercano ‘l’indipendenza di Taiwan’ e quelle esterne, e contro le loro attività provocatorie”
E’ quanto afferma il portavoce del Comando orientale dell’Esercito popolare di liberazione cinese (Pla), Shi Yi, aggiungendo che le manovre “sono necessarie per salvaguardare la sovranità nazionale e l’integrità territoriale della Cina”. Le tensioni con l’isola si sono acuite dopo l’incontro negli Stati Uniti della sua presidente Tsai Ing-wen e il presidente della Camera dei rappresentanti americana Kevin McCarthy.
In un comunicato dell’esercito cinese si legge: “Il comando del teatro delle operazioni orientali dell’Esercito popolare di liberazione terrà un’esercitazione di preparazione nello stretto di Taiwan, nella parte settentrionale e meridionale dell’isola e nello spazio aereo a est di Taiwan dall’8 al 10 aprile”. Tali manovre includeranno anche “pattuglie di polizia”, aggiunge la nota di Pechino. Il luogo esatto delle esercitazioni non viene specificato.
Il ministero della Difesa di Taiwan in una nota fa sapere che le esercitazioni militari intorno a Taiwan minacciano “la stabilità e la sicurezza regionali”, aggiungendo che la Cina ha “utilizzato la visita e i transiti della presidente Tsai Ing-wen negli Stati Uniti come scusa per condurre esercitazioni militari, che hanno gravemente minato la pace, la stabilità e la sicurezza nella regione”.
Redazione Fatti & Avvenimenti