Il Consiglio dei ministri dà il via libera al disegno di legge delega, ora tocca al Parlamento approvarlo. Per Giorgia Meloni “Una rivoluzione attesa da 50 anni” e promette di far pagare meno tasse alle famiglie e alle imprese
Il consiglio dei ministri ha approvato la delega fiscale che promette di cambiare il sistema e mettere le basi per la riduzione delle tasse. Per la premier Giorgia Meloni si tratta di “Una vera e propria svolta per l’Italia, una riforma epocale, strutturale e organica, una rivoluzione attesa da 50 anni”.
La novità più significativa è il passaggio da 4 a 3 aliquote Irpef e Iva azzerata per i beni di prima necessità. Le due ipotesi non indicate nella delega sono: 23%, 27% e 43% o 23%, 33%, 43%. Mentre la flat tax per tutti resta un obiettivo di legislatura, per i dipendenti arriva la flat tax incrementale.
Stop alle comunicazioni nei mesi di agosto e dicembre. Ma anche sanzioni penali attenuate per i contribuenti che si sono trovati impossibilitati a pagare e per le imprese che collaborano. Gli obiettivi politici dichiarati sono la riduzione del carico fiscale sui redditi dipendenti e l’introduzione della possibilità di aderire al regime di flat tax per tutti.
Il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, che ha fortemente voluto questa riforma spiega: “Le nuove regole saranno operative entro 24 mesi dall’entrata in vigore della legge delega e vanno nella direzione di semplificare e ridurre la pressione fiscale, favorire investimenti e assunzioni”.
La delega prevede anche la revisione delle tax expenditures, (oggi più di 600 voci) e l’equiparazione della no tax area per lavoratori dipendenti (8.174 euro e pensionati 8.500 euro). Per le imprese ci sarà una graduale eliminazione dell’Irap e una riduzione dell’attuale aliquota Ires per chi investe e\o assume”. Il provvedimento dispone anche una graduale eliminazione dell’Irap, l’imposta regionale sulle attività produttive.
Con l’istituzione del concordato preventivo biennale e il rafforzamento dell’adempimento collaborativo cambiano anche le regole della lotta all’evasione fiscale che nelle intenzioni del Mef diventa preventiva e non più repressiva. La delega, tra le numerose voci, prevede anche un nuovo sistema fiscale per Comuni, Province e Città Metropolitane attraverso un riordino dei tributi locali e la semplificazione degli adempimenti.
Redazione Fatti & Avvenimenti