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Coronavirus c’è il vaccino. È russo, lo ha annunciato Vladimir Putin: “L’ho somministrato a mia figlia e sta bene”


“Stamattina per la prima volta al mondo un vaccino contro la nuova infezione da coronavirus è stato registrato”

Un annuncio forte che il mondo intero attendava con ansia che arriva dalla Russia, fatto nella giornata di ieri dal Presidente Vladimir Putin in persona. I russi, in questa disperata corsa, a quanto pare sono arrivati primi ed hanno registrato il primo vaccino contro il Covid-19, sviluppato dall’istituto Gamaleya, che la settimana scorsa ha iniziato la fase 3 dei test clinici.

Per fugare ogni dubbio sulla veridicità di quanto affermato, secondo quanto riportato dall’agenzia Tass e da Russia Today, Putin ha dichiarato che anche a una delle sue figlie è stato somministrato il nuovo vaccino sperimentale contro il Covid-19 e sta bene. Il presidente ha aggiunto che sua figlia, dopo la prima dose ha avuto la febbre a 38, ma il giorno dopo è scesa poco sopra i 37 gradi. “Dopo la seconda dose, ha avuto di nuovo una leggera febbre, poi tutto è tornato a posto, si sente bene ed ha un alto numero di anticorpi”.

Dunque secondo quanto riporta il sito ufficiale della società russa Gamaleya, il vaccino contro il covid-19 funziona ed ieri è già stato registrato in Russia, con il nome evocativo di “Sputnik V” per analogia con il lancio del primo satellite artificiale terrestre nel 1957. “Lo Sputnik-1 infatti, ha intensificato la ricerca spaziale in tutto il mondo. Il nuovo vaccino russo contro il COVID-19 ha creato un ‘momento Sputnik’ per la comunità mondiale”. Il sito ufficiale è consultabile in russo, inglese, cinese, arabo, spagnolo, portoghese e francese.

Il vaccino, come si legge sul sito del Registro dei farmaci, sarà distribuito a partire dal primo gennaio del 2021, cioè tra pochi mesi, la Russia infatti, come dichiarato dal capo del Fondo russo per gli investimenti diretti (RDFI) Kirill Dmitriev durante una conferenza online, ha ricevuto richieste da 20 stati per la produzione di un miliardo di dosi del vaccino COVID-19, che saranno prodotte dal Centro federale di ricerca per l’epidemiologia e la microbiologia N. F. Gamaleya.

La Russia dunque è pronta per fronteggiare la pandemia, ma nel resto del mondo, ci sono le solite perplessità, il nuovo vaccino infatti prima di ottenere l’approvazione, secondo quanto dichiarato da Tarik Jasarevic, portavoce dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), dovrà essere sottoposto a “rigorosi esami e valutazioni di tutti i dati richiesti sulla sicurezza e l’efficacia”.

Non va meglio in Europa dove il vaccino contro il coronavirus sviluppato dalla Russia ha già incontrato i dubbi del ministro della salute tedesco per bocca della portavoce della Redaktionsnetzwerk Deutschland: “L’autorizzazione di un vaccino in Europa richiede sufficienti conoscenze di test clinici per provare l’efficacia e l’assenza di rischio oltre alla prova della qualità farmaceutica”.