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Coronavirus. È record di poveri: suicidi, atti di intemperanza e autolesionismo di imprenditori allo stremo


La pandemia da Covid-19 in Italia sta rallentando, ma i suoi effetti sull’economia dei cittadini è appena iniziata e i primi fatti di cronaca documentata, fanno presagire un’estate e un autunno drammatici

Gian Mario Fenu, ristoratore di Ploaghe, che distrugge la sua pizzeria e a lato il negozio di frutta e verdura di Catania bruciato

È record di nuovi poveri e la povertà fa scattare due sentimenti opposti, ma uguali per negatività: la rabbia e la depressione per non riuscire ad intravedere una via d’uscita alla crisi economica. La rabbia forse può essere contenuta con uno “Stato di polizia”, ma il prezzo per l’Italia da pagare alla Costituzione sarebbe altissimo.

Poi c’è la depressione e per questa non ci sono eserciti o forze dell’ordine in grado di arginarla. Chi entra in questo tunnel diventa protagonista di atti di autolesionismo, ad esempio distruggendo ciò che non riesce più a gestire o peggio ancora si toglie la vita esso stesso.

E non è un’esagerazione, i casi accaduti negli ultimi giorni avvalorano e documentano in maniera inequivocabile quanto sopra descritto. Gian Mario Fenu, ristoratore di Ploaghe, in provincia di Sassari, che ha distrutto il proprio locale a mazzate e postato la rabbia sui social, è solo la punta dell’iceberg.

Ieri a in piazza Dante a Catania un 37enne, in preda a depressione e rabbia per non riuscire a pagare l’affitto a causa della forzata chiusura del mercato, ha intenzionalmente appiccato il fuoco alla struttura del punto vendita che condivide con altri 4 soci, andando poi ad auto denunciarsi dai carabinieri.

Fin qui gli attacchi di rabbia, ma c’è chi reagisce diversamente e non trovando vie d’uscita optata per la “strada senza ritorno”.

L’altro ieri mattina, mercoledì 13 maggio, un uomo di 51 anni, molto noto, titolare di un bar con sala giochi a Santa Croce Camerina, in provincia di Ragusa, si è impiccato all’interno del suo locale, lasciando sgomenti la moglie e i tre figli.

Questi sono solo alcuni esempi, che tutti ci auguriamo restino gli unici, ma se il Governo non mette in atto strategie serie ed efficaci con soldi veri sul tavolo invece di slogan e promesse per chi è in difficoltà, i casi rischiano evidentemente e tragicamente di aumentare.