Redazione F e ALa polizia antisommossa questa mattina ha caricato e profuso manganellate contro i cortei degli studenti che manifestavano a favore della Palestina
A Catania a manifestare oltre agli studenti c’erano anche sindacati di base e comunità palestinese che hanno provato a raggiungere il consolato americano dopo essere partiti da piazza Santissima Annunziata, ma i manifestanti arrivati a poche decine di metri si sono trovati la strada sbarrata dalle forze dell’ordine e quando i partecipanti hanno provato ad avanzare sono partite alcune cariche di alleggerimento. Il corteo viene quindi bloccato in una via stretta, e gli agenti partono contro i manifestanti, in buona parte minorenni. Alla fine si contano 13 ragazzi feriti.
A Pisa l’intervento degli agenti di Polizia in tenuta antisommossa è stato molto più duro. Anche qui come a Catania, i manifestanti che volevano raggiungere piazza dei Cavalieri, sono stati bloccati dai poliziotti schierati a protezione di uno degli accessi alla piazza, che avevano già cinturato tutta l’area dove si affaccia la sede centrale dell’ateneo di Pisa. Poi gli agenti caricano con manganellate gli studenti che stavano cercando di oltrepassare lo sbarramento (video). Si vedono gli scudi che spingono, le manganellate che partono a casaccio sugli ragazzi che non avevano nulla, né aste né caschi. La carica disordinata contro gli studenti pro-Palestina, dura tutto circa due minuti e dagli edifici accanto qualcuno indignato urla di fermarsi.Secondo quanto riporta Ilfattoquotidiano.it, ci sono stati diversi feriti in maniera lieve e quattro manifestanti sono stati fermati.
Immediate le proteste del rettore e di un gruppo di docenti di un liceo artistico Russoli che si trova proprio di fronte al luogo in cui sono avvenute le cariche: “Siamo sconcertati da quanto accaduto in via San Frediano, di fronte alla nostra scuola dove studenti per lo più minorenni sono stati manganellati senza motivo, perché il corteo che chiedeva il cessate il fuoco in Palestina, assolutamente pacifico, chissà mai perché, non avrebbe dovuto sfilare in piazza Cavalieri”, scrivono 11 insegnanti in una lettera aperta.
