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Covid, Dati ISS e “Effetto Paradosso”: ultimi 30 giorni tra ultra 80enni morti più vaccinati (364) che non (338)


Gli ultimi dati del bollettino di sorveglianza dell’Iss pubblicato il 24 settembre scorso, certificano che anche i vaccinati con ciclo completo (doppia dose) muoiono per covid e tra gli over 80, i decessi dei vaccinati hanno superato quelle dei non vaccinati, mentre complessivamente, sono morte 509 persone vaccinate con ciclo completo e 877 persone non vaccinate

Sono dati ufficiali del bollettino di sorveglianza dell’Iss pubblicato il 24 settembre scorso, – QUI IL PDF DELL’ISS DA SCARICARE – che certificano che si muore anche dopo una doppia dose di vaccino, che comunque, almeno in parte, dovrebbe evitare le conseguenze gravi del virus. Il dato in ogni caso dimostra che il vaccino non è scudo totale – come alcuni purtroppo pensano – e che anche dopo la seconda dose, è consigliabile, mantenere tutte le regole imposte dai vari decreti anti covid che vanno dal distanziamento sociale alla mascherina.

Premesso che a livello percentuale, almeno fino ad oggi, i decessi da Covid restano più probabili se non si è vaccinati, gli ultimi dati del bollettino di sorveglianza dell’Iss pubblicato certificano come i decessi dopo una doppia dose di vaccino sono in aumento.

A livello assoluto, il dato degli ultimi 30 giorni relativo agli ultraottantenni, certificano che sono morte più persone vaccinate (364) che persone non vaccinate (338). Numeri che si spiegano con il fatto che oggi ben il 91,6% della popolazione over 80 è vaccinata. In pratica se il 100% della popolazione fosse vaccinata ovviamente morirebbero di Covid solo persone vaccinate, sempre “rispettando” almeno in teoria le percentuali di efficacia del vaccino. Complessivamente, come riportato dalla tabella, nell’ultimo mese in Italia sono morte 509 persone vaccinate con ciclo completo (2+16+127+364) e 877 persone non vaccinate.

Ovviamente l’Iss fornisce una spiegazione dei dati pubblicati:

Negli ultimi 30 giorni, – si legge nel report dell’Istituto superiore di Sanità – si rileva come il 25% delle diagnosi di SARS-COV-2, il 36,2% delle ospedalizzazioni, il 42,7% dei ricoveri in terapia intensiva e il 47% dei decessi negli over 80 siano avvenuti tra coloro che non hanno ricevuto alcuna dose di vaccino.

Si evidenzia che, nel momento in cui le vaccinazioni nella popolazione raggiungono alti livelli di copertura, si verifica il cosiddetto effetto paradosso per cui il numero assoluto di infezioni, ospedalizzazioni e decessi può essere simile tra vaccinati e non vaccinati, per via della progressiva diminuzione nel numero di questi ultimi. Per esempio, nella fascia di età 80+, dove la copertura vaccinale è superiore al 90%, si osserva che il numero di ospedalizzazioni fra vaccinati con ciclo completo è pari a 1.207 e mentre nei non vaccinati è più basso, pari a 714.

Tuttavia, calcolando a partire da questi dati il tasso di ospedalizzazione negli ultimi 30 giorni, si riscontra come questo per i non vaccinati sia circa nove volte più alto rispetto ai vaccinati con ciclo completo (251,8 vs 28,9 ricoveri per 100.000 abitanti). Analizzando allo stesso modo il numero dei ricoveri in terapia intensiva e dei decessi negli over 80, si osserva che negli ultimi 30 giorni il tasso di ricoveri in terapia intensiva dei vaccinati con ciclo completo è ben undici volte più basso dei non vaccinati (1,4 vs 15,5 per 100.000 abitanti) mentre il tasso di decesso è quattordici volte più alto nei non vaccinati rispetto ai vaccinati con ciclo completo (119,2 vs 8,7 per 100.000 abitanti)”.