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“DIVIETO SELVAGGIO”. Blocchi in cemento, cordoni umani, vietati: musica, falò, campeggi, posteggi, un Ferragosto “svizzero”


Si stava meglio quando si stava peggio? Rimpianti degli anni passati? Per molti la risposta è “SI”.

La sicurezza è prioritaria e nessuno si sobbarca le conseguenze morali, politiche e legali derivanti da qualsiasi tipo di incidente, dove ci siano feriti, o peggio. Ed allora per questo ferragosto via al “DIVIETO SELVAGGIO”.

Le ordinanze sono chiare, sono stati vietati i falò in spiaggia, ma anche i semplici barbecue, accesi con qualsiasi tipo di attrezzatura, vietato montare tende da campeggio, vietata la musica ad alto volume, vietato parcheggiare nelle strade che costeggiano le spiagge… ci vorrebbero le macchine gonfiabili, come i salvagenti.

Insomma meglio starsene a casa, anche perché l’ordinanza è provinciale, quindi per avere un po’ di “libertà”, chi la vorrà dovrà fare molti Km per raggiungerla. Non solo i giovani subiranno, ma anche gli anziani e le famiglie, cioè la massa di devoti alla Madonna del Soccorso, non se la passeranno meglio. Tra blocchi di cemento, cordoni umani di sicurezza, distanze da rispettare e problemi a trovare un parcheggio, pregheranno la Madonna, di liberali dall’inferno in cui si sono cacciati.

È una medaglia a due facce, al cittadino sembra un po’ punitivo, ma gli organi preposti al controllo della sicurezza, non vogliono rischiare… il cane che si morde la coda. Buon Ferragosto a tutti.