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Enogastronomia. Il Couscous di San Vito lo Capo: origini, storia e tradizione

L’enciclopedia lo appella con diverse traduzioni: il francese couscous, l’arabo magrebino kuskusu, seksu, cuscus o cuscussù

Un miscuglio di sapori celebrato anche cinematograficamente qui la recensione del film, Le origini sono sicuramente africane, è il piatto nazionale dei berberi ma uno studio più approfondito constata che oltre ad essere l’alimento tipico del Magreb, i granelli di semola cotti a vapore venivano preparati fin da epoche remote in Francia, Israele e Andalusia. Passando per l’Italia naturalmente.

Il piatto viene servito con verdure lessate in un brodo più o meno piccante e alcuni tipi di carne, solitamente pollo, agnello o montone. Il couscous preparato nel trapanese, in Sicilia, è cotto a vapore in una speciale pentola di terracotta, ma il condimento a differenza di quello magrebino è un brodo di pesce misto.

Nello splendido golfo di San Vito lo Capo, in provincia di Trapani, si svolge ogni anno il festival internazionale del Couscous, “CousCousfest”, – qui  il programma completo – un avvenimento culturale e sociale dove l’integrazione si sposa perfettamente come gli ingredienti del famoso piatto.

All’interno del CousCousFest, In programma dal 15 al 24 settembre prossimi, sono stati selezionati gli chef che si sfideranno a San Vito Lo Capo nell’ambito del Campionato italiano di cous cous. Il Campionato, alla settima edizione, è promosso da Conad, main sponsor del festival. Il Contest ha selezionato, tra le candidature ricevute da tutta Italia attraverso il sito Internet del festival, 4 chef professionisti e 4 chef emergenti.

A contendersi il titolo di Campione italiano saranno, venerdì 15 e sabato 16 settembre, Benedetto Di Lorenzo, lo chef più votato dal web di origini palermitane, Antonello Pomata, da Carloforte, sull’isola di San Pietro in Sardegna, la romana Micaela Di Cola e Stefano Zamboni di Rovigo.

“Rinnoviamo con soddisfazione il nostro supporto a un’iniziativa sul territorio a noi molto cara – commenta Francesco Pugliese, amministratore delegato di Conad – Lo facciamo non solo per il grande successo dell’evento, un trionfo di colori, profumi, sapori e saperi del Mediterraneo che si incontrano e si confrontano, ma anche come espressione concreta dell’impegno di Conad per la cultura e le giovani generazioni”.

In gara anche gli studenti per il Campionato dedicato agli chef emergenti
Anche quest’anno ci sarà spazio per gli chef emergenti che parteciperanno al “Next generation student contest Conad“, la competizione dedicata alle nuove generazioni di chef rivolta agli alunni degli Istituti alberghieri italiani.

Ecco i selezionati: Alessandro Di Gregorio dell’Istituto Danilo Dolci di Partinico (Pa) che è stato il giovane più votato dal web e preparerà un cous cous dolce, il cous…cassata; Julia Nappi della Scuola alberghiera Elis di Roma presenterà una ricetta dal titolo “Facciamo alla romana?”: un cannolo croccante preparato con cous cous e albume d’uovo pastorizzato e montato che ripropone i classici sapori della carbonara e della cacio e pepe, ma trasformati ed interpretati in maniera del tutto differente; Marilù Cimarolli dell’Istituto professionale Migliorini di Finale Ligure (SV) gareggerà con una Tartelletta vegana di cous cous con lamponi, mandorle e albicocche; Lorenzo Menna dell’Istituto Professionale di Stato Pietro Piazza di Palermo preparerà, infine, la ricetta dal titolo “Notte stellata ad Alicudi”.

Come ogni anno, non mancheranno momenti di puro divertimento, con spettacoli di grandi artisti che si alterneranno a momenti di dibattito e confronto, lezioni di cucina, laboratori gastronomici, talk show, tavole rotonde e incontri a tema.

I biglietti del CousCous Fest 2023 sono anche online . E’ possibile scegliere il piatto di couscous preferito tra le oltre 30 ricette provenienti da tutto il mondo proposte dalle Case del couscous, i punti di degustazione dislocati in tutto il paese. Il ticket comprende:
– 1 piatto di couscous a scelta tra quelli proposti
– 1 bicchiere di vino o una bottiglietta d’acqua
– Caffè o amaro
La manifestazione è organizzata dal Comune di San Vito Lo Capo in collaborazione con l’agenzia Feedback

Enogastronomia è una rubrica a cadenza quindicinale a cura di Silvia Donnini