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Gli ucraini chiedono a Sala: “La Scala cancelli gli spettacoli russi”

Cittadini ucraini e alcune associazioni  hanno inviato una lettera al sindaco Giuseppe Sala nella quale chiedono di annullare gli spettacoli russi inseriti nel cartellone de La Scala

La “Prima” di quest’anno in programma al teatro La Scala di Milano è guarda caso un’opera del compositore russo Musorgskij e tanto è bastato per scatenare la rabbia di alcuni cittadini ucraini residenti in Italia e da 23 associazioni italo-ucraine, che su charge.org hanno lanciato una petizione per sostituire gli spettacoli russi in programma proprio a partire dalla “prima” che vedrà in scena “Boris Godunov” del compositore russo Musorgskij.  “La Scala – si legge nel titolo dell’iniziativa – non favorisca la propaganda di Putin: musica russa solo dopo la fine della guerra”.

Un appello o forse sarebbe meglio chiamarlo in altro modo, che tiene conto solo del pensiero di alcuni e calpesta quello di chi ama la buona musica e la cultura fine a se stessa senza strumentalizzazioni: che attinenza ha il compositore russo Musorgskij morto nel 1881 con la guerra di oggi? Anzi che c’entra la cultura con la guerra?

Ma i promotori non contenti, hanno anche scritto una lettera al sindaco di Milano Giuseppe Sala, presidente della Fondazione Teatro alla Scala, per invitare la struttura a ripensare la rappresentazione di opere e spettacoli russi nella stagione 2022-2023. Non sappiamo cosa farà Sala, si comporterà presidente del più grande e blasonato teatro italiano conosciuto in tutto il mondo o da iscritto al PD… vedremo.