⦿ Ultim'ora

Guerra Serbia-Kosovo? Russia: “USA vogliono indebolire Belgrado, ma il Kosovo fa parte della Serbia”

Mentre l’ambasciatore russo in Serbia dichiara che gli USA trarrebbero beneficio dal conflitto per indebolire Belgrado, la portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova assicura sostegno alla Serbia commentando con un chiaro “il Kosovo è Serbia” all’appello del vicesegretario di Stato USA Gabriel Escobar secondo cui invece i serbi dovrebbero dimenticare il territorio del Kosovo

Un nuovo conflitto rischia di scatenarsi nuovamente nel cuore dell’Europa a pochi passi dall’Unione Europea: si tratta dello scontro tra la Serbia la repubblica non riconosciuta del Kosovo. Come noto, la tensione in Kosovo e Metochia si è alzata notevolmente il 31 luglio scorso dopo che la polizia del Kosovo ha chiuso un posto di blocco sul confine con la Serbia stabilendo che documenti e targhe automobilistiche serbe non sarebbero più state considerate valide (disposizione adesso, su pressioni internazionali, posticipata al 1 Settembre). In risposta, i serbi residenti nella parte settentrionale del Kosovo hanno bloccato le strade principali in segno di protesta e l’altro ieri Belgrado ha risposto per voce del Presidente Aleksandar Vucic, annunciando che “la Serbia è pronta a intervenire per difendere i suoi connazionali”.

Un nuovo scontro in Europa dunque, in cui, ancora una volta, Washington e Mosca sembrano scontrarsi per procura, con la Russia schierata con la Serbia, stato spesso definito “alleato di Putin” in Europa.

Le prime dichiarazioni in questo senso, alla luce dell’internsificarsi delle tensioni tra Kosovo e Serbia, sono arrivate dall’ambasciatore russo in Serbia Alexander Botsan-Kharchenko, secondo cui il nuovo conflitto sarebbe “al servizio” degli Stati Uniti per indebolire Belgrado e costringerla a unirsi alle sanzioni anti-russe.

“Per quanto riguarda gli europei, capiamo che non sono indipendenti, stanno facendo quello che gli viene detto. E un nuovo conflitto potrebbe essere utile agli americani per rendere la Serbia ancora più debole, in modo che si unisca alle sanzioni”.  Secondo il diplomatico russo inoltre: “probabilmente l’Occidente spera che la Russia aiuti la Serbia in ogni caso, il che potrebbe diventare – secondo le speranze occidentali – un peso eccessivo per la Russia”, ha detto in un’intervista al canale televisivo Rossiya-24.

Botsan-Kharchenko ha però affermato che: “niente è un peso di troppo per la Russia quando si tratta di assistenza ad amici, fratelli, nazioni amiche”.

Alle rassicurazioni dell’ambasciatore, nella giornata di ieri si sono unite le parole della portavoce del Ministero degli Esteri russo Maria Zakharova, secondo cui: “la Russia non dimenticherà mai che il Kosovo è territorio della Serbia”, ricalcando il noto slogan serbo: “Kosovo je Srbija”.

Zakharova, sul suo canale Telegram ha usato queste parole per commentare l’appello del vicesegretario di Stato USA Gabriel Escobar, secondo cui i serbi dovrebbero di dimenticare il Kosovo come territorio serbo e pensare il Kosovo e la Serbia come parte d’Europa.

Il ministro dell’Interno serbo Aleksandar Vulin ha inoltre dichiarato al canale televisivo Rossiya-24 che il Regno Unito e molti altri paesi stanno addestrando l’esercito del Kosovo o forniscono armi al Kosovo: “Consentitemi di ricordare che ai sensi della risoluzione 1244 [del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite] non dovrebbero esserci altre unità armate in Kosovo tranne la KFOR. Purtroppo, non viene rispettata”, ha affermato. “Ci sono molti ex terroristi a Pristina che vogliono uccidere i serbi. Fornire armi ai terroristi e sperare nella pace è come portare un cane feroce nel letto di un bambino e sperare che ci giochi soltanto”.

Insomma, il rischio pare evidente e le parti in campo già pronte e decise, solo il tempo potrà svelare se gli sforzi diplomatici riusciranno ad evitare un nuovo conflitto.