Nella guerra in Ucraina l’uso dei cannoni automatici sta riscuotendo un notevole “successo”, in particolare i russi ne stanno facendo ampio uso per distruggere qualsiasi cosa: dalle postazioni fortificate ai droni, fino ai blindati pesanti
In questi giorni sono apparsi sui canali d’informazione della guerra in Ucraina alcune foto di blindati cingolati russi MT-LB contrassegnati con la “Z” sui quali sono stati montati cannoni antiaerei navali 2M-3.
La torreta navale di epoca sovietica 2M-3 è dotata di due cannoni automatici 110-PM da 25 mm, può sparare fino a 300 colpi al minuto per canna e grazie alla grandezza ed alla potenza dei proiettili da 25×218 mm ha una portata di 2,5 km e può raggiungere altitudini di 1,7 km. Il peso della torretta si attesta sui 1500 kg.
Abitualmente la 2M-3 viene montata su “piccole” navi da combattimento, sottomarini e navi civili a supporto della marina, tuttavia, poiché ha un sistema di puntamento manuale, dovrebbe avere un uso limitato contro aerei da combattimento in rapido movimento.
Queste specifiche portano a chiedersi che utilizzo abbiano questi armamenti per l’esercito russo. Secondo le ipotesi più probabili, l’uso di questo tipo di armamento è indicato per abbattare i pericolossisimi droni che nella guerra d’Ucraina la stanno facendo da padrona sul campo di battaglia per entrambi gli schieramenti: usati per scovare il nemico tra gli alberi delle foreste o negli scenari urbani, sistemare il puntamento dell’artiglieria, sganciare ordigni o anche come kamikaze in grado di colpire anche i nemici meglio nascosti.
Tuttavia l’uso anti-UAV – ossia droni, veicoli senza pilota – non è il solo compito che un cannone simile può assolvere. Senza andare troppo lontano, cannoni simili sono già stati montati su MT-LB azeri durante la guerra del Nagorno Karabakh – dal 1992 al 1994 – e sembra inoltre che cannoni navali siano stati usati anche in Siria, montati però su camion Zil.
Del resto, al momento, i cannoni antiaerei vengono discretamente usati su vari fronti dall’esercito russo anche per colpire obiettivi a terra.
Soldati della compagnia militare privata Wagner a Bakhmut mentre usano un cannone antiaereo
Giusto un mese fa noi di Fatti&Avvenimenti.it avevamo infatti già parlato dell’uso dei cannoni antiaerei per colpire obiettivi terrestri da parte della Wagner a Bakhmut, dove tra i palazzi veniva usato un cannone automatico 2A14, montato oltretutto in modo piuttosto artigianale, tanto da dover esere usato da due persone per poter gestire il puntamento ed il rinculo.
Redazione Fatti & Avvenimenti