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Kiev sotto controllo del Pentagono: “Squadra speciale per monitorare uso dei fondi USA contro sprechi e frodi”

Ucraina osservata speciale: dopo oltre 100 miliardi di dollari spesi dei contribuenti statunitensi e altri 34 pronti ad essere stanziati, il Pentagono USA ha sguinzagliato i suoi watchdogs a Kiev da agosto scorso “per prevenire e ridurre il rischio di sprechi e frodi”

La corruzione in Ucraina fa danni anche e soprattutto in tempo di guerra e il Pentagono vuole vederci chiaro: lo scrive la CNN, secondo cui il vertice militare USA ha formato una squadra speciale per monitorare l’uso degli aiuti militari statunitensi da parte di Kiev.

L’ispettore generale del Dipartimento della Difesa USA ha riferito che un funzionario inviato dagli Stati Uniti ha già iniziato a lavorare in Ucraina dalla fine di agosto, e si prevede che altro personale arriverà entro la fine di settembre. I funzionari lavoreranno presso l’ambasciata americana a Kiev. La portavoce Megan Reed sottolineato che questa è la prima volta che l’ispettore generale del Dipartimento della Difesa avrà personale con sede in Ucraina dall’inizio della guerra.

La decisione di formare la squadra di controllo è stata presa dopo che un numero crescente di politici repubblicani hanno iniziato a chiedere un maggiore controllo sull’uso che Kiev fa dei fondi ricevuti dagli USA. I repubblicani si interrogano infatti sull’opportunità di spendere così tanto per l’Ucraina: stando a quanto riferito dal capo dell’Ufficio per la gestione e il bilancio della Casa Bianca Shalanda Young, su un importo totale di aiuti USA in campo militare, finanziario e umanitario di 110,97 miliardi di dollari, ben 101,19 miliardi sono già stati spesi. E il Presidente Joe Biden ne ha già chiesti altri 24 al Congresso. La task force del Pentagono dovrà però vigilare solo sui fondi di propria competenza, ossia quelli militari, che secondo la CNN, hanno totalizzato oltre 43,7 miliardi di dollari già spesi dall’inizio dell’amministrazione Biden

Intanto il Partito Repubblicano pare sempre più scettico sul coinvolgimento americano alla guerra in Ucraina in chiave anti-russa – è uno dei temi caldi di Donald Trump – e sollevato dubbi su quanto sostegno bipartisan ci debba essere sullo stanziamento di somme così ingenti. Il presidente della Camera Kevin McCarthy ha affermato di non sostenere “assegni in bianco” per l’Ucraina, mentre il comitato di supervisione e responsabilità della Camera guidato dai repubblicani ha promesso a febbraio di assicurarsi che le agenzie governative monitorino i fondi trasferiti a Kiev “per prevenire e ridurre il rischio di sprechi, frodi e abusi”.