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La testa le resta incastrata in un macchinario che la stritola: muore operaia 26enne. Inutile l’intervento dei soccorsi

La ragazza stava lavorando su un macchinario dell’azienda, ma qualcosa non è andato per il verso giusto è morta con la testa schiacciata

È accaduto nel pomeriggio di ieri, martedì 14 ottobre in un capannone della ditta di surgelati Bocon, a Pieve di Soligo, in provincia Treviso. La vittima è Anila Grishaj, una ragazza di appena 26 anni di origini albanesi, rimasta incastrata con la testa in un macchinario. Secondo quanto ricostruito, un macchinario dell’imballaggio acquistato di recente, nello specifico un robot per l’imballaggio, detto il robot pallettizzatore che serve a spostare i bancali con i prodotti, sul quale la ragazza stava operando, per cause in corso di accertamento, l’ha colpita alla testa schiacciandole le vertebre cervicali. Immediatamente sono scattati i soccorsi, ma per giovane era ormai troppo tardi.

Sull’ennesimo incidente sul lavoro indaga il nucleo Spisal e a i carabinieri per cercare di ricostruire la dinamica dell’accaduto. Anila lavorava per l’azienda da 5 anni e l’anno scorso aveva prestato il suo volto e il suo sorriso per una campagna promozionale dell’azienda che puntava proprio sui lavoratori come immagine: “Anila viene dall’Albania, un paese tutto da scoprire. Le piace fare shopping, adora mangiare e il suo prodotto preferito è la focaccia ripiena di peperoni melanzane e provola affumicata”.