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Legge & Diritto. Pagamento con carta di credito: esiste una soglia sotto la quale il commerciante può rifiutare la transazione?

Il pagamento con le carte di credito o debito, per legge deve essere accettato da tutti i commercianti, ma spesso si ha notizia di qualcuno che in presenza di somme “basse” rifiuta il pagamento: è legale?

In Italia il pagamento con carta di credito deve essere accettato da tutti i commercianti,  la norma in vigore infatti impone a tutti i titolari di esercizi commerciali pubblici e ai professionisti di dotarsi di Pos, ovvero la “macchinetta” in grado di eseguire la transazione.

Ma la domanda che alcuni si pongono è se esiste una soglia al di sotto della quale gli esercenti possono rifiutare un pagamento con carta elettronica.

La legge impone a tutti i commercianti di avere il Pos, che altro non è che l’acronimo che deriva dall’inglese “Point of sale”, che significa letteralmente “punto di vendita”. In pratica è un piccolo terminale elettronico che consente di effettuare pagamenti mediante moneta elettronica, ovvero tramite carte di credito, di debito o prepagate.

Precisato che in Italia, tutti gli esercenti, ma anche i professionisti come ad esempio medici, avvocati, ecc., devono essere provvisti del Pos, sono anche obbligati ad accettare i pagamenti con carta per qualsiasi importo, anche per pochi centesimi. In caso contrario, scatta una sanzione amministrativa di 30 euro, aumentata del 4% del valore della transazione per la quale sia stata rifiutata l’accettazione del pagamento con moneta elettronica. Inoltre è illecita ogni maggiorazione di pagamento per l’uso del Pos.

Nel dettaglio il Pos, è obbligatorio per:

  • negozi e attività commerciali;
  • artigiani;

  • bar, pizzerie, ristoranti e altre attività di ristorazione;

  • liberi professionisti che esercitano in proprio e hanno un rapporto diretto con il cliente (ad esempio: tassisti, avvocati, parrucchieri, commercialisti, terapisti);

  • hotel, B&B, agriturismi e altre attività ricettive.

Infine cosa fare se un commerciante rifiuta il pagamento con il Pos, perché sprovvisto di macchinetta, o più semplicemente perché l’importo è bassissimo, come ad esempio per un caffè e quindi poco conveniente economicamente per lui?

Niente paura, se l’esercente è senza Pos oppure non accetta il pagamento con carta o bancomat per qualsiasi motivo, si può andare via senza pagare, rinviando il pagamento a quando il cliente avrà prelevato i soldi liquidi necessari. Inoltre è possibile segnalare la condotta scorretta alle autorità, nello specifico alla guardia di finanza, la quale provvederà a elevare al commerciante una sanzione di 30 euro più il 4% della transazione rifiutata.