⦿ Ultim'ora

L’ex Premier israeliano Bennett: “Zelensky si nascondeva, Putin mi rassicurò di non volerlo uccidere e lui fece foto dicendo di non aver paura”

Lo riporta The Times of Israel, Zelensky è vivo per gentile concessione di Putin e il video dove diceva di “non avere paura” lo fece dopo che Bennett lo rassicurò sul fatto che il Presidente russo non lo avrebbe fatto uccidere

Sembra una barzelletta, ma è una vicenda che – a seconda di chi vincerà la guerra, forse non solo quella in Ucraina – verrà scritta sui libri di storia. L’ex premier israeliano Naftali Bennett, in una intervista a The Times of Israel, ha raccontato che il presidente ucraino Zelensky si nascondeva in un bunker nelle prime fasi della guerra e che è uscito, facendo poi foto e video dove diceva di “non aver paura” solo dopo che l’allora premier di Israele lo contattò per dirgli che Putin aveva rassicurato di non ucciderlo.

Il Presidente russo Vladimir Putin “mi ha fatto due grandi concessioni”, ha detto Bennett riguardo al suo incontro con il leader russo del 5 marzo 2022, quando volò a Mosca nel tentativo di mediare poco dopo lo scoppio della guerra in Ucraina.

“Sapevo che Zelensky era sotto minaccia, in un bunker… ho detto a Putin, ‘Hai intenzione di uccidere Zelensky?’ Lui ha detto: ‘Non ucciderò Zelensky'”, ha ricordato Bennett nell’intervista.

 Così l’allora premier israeliano volle certezze: “Ho bisogno di capire. Mi stai dando la tua parola che non ucciderai Zelensky?” Poi Putin rispose ancora: “Non ucciderò Zelensky”.

Dopo aver aver avuto rassicurazioni dal presidente russo, Bennet chiamò quindi Zelensky dicendogli: “Sono appena uscito da un incontro, non ti ucciderà”. Zelensky allora cercò ancora rassicurazioni: “Mi ha chiesto: ‘Sei sicuro?’. Ho detto: ‘Al cento per cento. Non ti ucciderà'”.

A questo punto del racconto, Bennett ricorda una “nota di colore” utile probabilmente a capire come viene condotta la guerra a Kiev: Due ore dopo, Zelensky è andato nel suo ufficio e ha fatto un selfie, in cui il presidente ucraino ha scritto ‘Non ho paura'”.

Il video di Zelensky del 6 marzo scorso

Bennett ha spiegato poi di aver ricevuto da Putin anche una rassicurazione sul disarmo dell’Ucraina: “Accettò di non spingere per il disarmo. E Zelensky quello stesso fine settimana abbandonò la sua spinta per aderire alla Nato. Tutto ciò che ho fatto nello sforzo di mediazione è stato coordinato con gli Stati Uniti“.

In definitiva, la rivelazione di Bennett svela diversi segreti di Pulcinella: in primo luogo che il coraggio di Kiev è dato dal supporto NATO e dal fatto che malgrado tutto, Putin non ha ancora deciso di usare le vere “maniere forti”.

In seconda analisi, il profilo del Presidente russo Putin ne esce sicuramente rafforzato, dimostrando la statura di grande uomo politico e presidente di una superpotenza nucleare che sceglie, volutamente, di non mettere con le spalle al muro i propri nemici, neppure in tempo di guerra. Del resto, uccidere Zelensky due giorni dopo l’invasione avrebbe sicuramente ridotto i tempi della guerra in Ucraina, ma avrebbe messo con le spalle al muro un Occidente rabbioso che avrebbe potuto far degenerare la situazione ancor più di oggi, in vari modi.