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Licata. Cani e furetti usati per la caccia, tenuti in gabbia e maltrattati: denunciato un 40enne


Gli agenti della Polizia che hanno scoperto gli animali hanno riferito che erano in “condizioni incompatibili con la loro natura, tali da arrecare loro gravi sofferenze”

La Polizia di Stato ha denunciato all’A.G. un quarantenne di Licata per abbandono e maltrattamento di animali.

Tutto è iniziato con la notizia, comunicata ai poliziotti, che all’interno di un magazzino sito in un quartiere periferico ed in uso all’uomo denunciato vi erano custoditi, in maniera precaria e non consona degli animali domestici.

In particolare, gli animali si sarebbero trovati all’interno dell’immobile senza essere accuditi e alimentati quotidianamente dai proprietari.

Il personale del Commissariato intervenuto, unitamente al personale veterinario del Dipartimento di Prevenzione Veterinaria dell’A.S.P  di  Agrigento, ha effettuato un tempestivo sopralluogo di polizia dove hanno constatato la veridicità della notizia ed acclarato l’ipotesi delittuosa.

All’interno di un piccolo magazzino, vi era la presenza di alcune gabbie all’interno delle quali vi erano rinchiusi furetti e cani, verosimilmente addestrati uso caccia. Gli agenti constatavano che gli animali si trovavano in “condizioni incompatibili con la loro natura, tali da arrecare loro gravi sofferenze”.

Infatti, dalla valutazione dei veterinari intervenuti, si accertava che le gabbie non avevano dimensioni idonee a soddisfare le caratteristiche etologiche degli animali ed erano prive di quegli “arricchimenti ambientali” volte a ricrearne l’habitat.

Inoltre all’interno delle gabbie si trovava anche un cane che non risultava di proprietà dell’uomo e che, da approfonditi accertamenti, risultava essersi allontanato nel settembre del 2019 dal legittimo proprietario che ne aveva denunciato l’allontanamento dal luogo ove lo custodiva.

Il cane, pertanto, è stato riconsegnato al reale proprietario. Al termine delle attività, il personale operante ha proceduto al sequestro sanitario preventivo degli animali finalizzato alla interruzione delle condizioni di incompatibilità cui erano sottoposti.