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Lituania blocca traffico merci a Kaliningrad. Mosca: difenderemo nostri interessi anche con uso armi nucleari

La Lituania blocca il traffico merci a Kaliningrad, ma questo potrebbe voler dire vedere collassare tutta la struttura dell’exclave russa, con conseguente depotenziamento militare. E Mosca questo non può accettarlo: difenderemo i nostri interessi anche con l’impiego di armi nucleari

Dei tanti punti di attrito tra Nato e Mosca, quello aperto dalla Litunia con il blocco delle merci per Kaliningrad è quello maggiormente pericoloso. Si tratta infatti di territorio russo, che se viene toccato, come dichiarato da Andrey Klimov – senatore del Partito di Putin e regista legislativo dell’annessione della Crimea – implica il ricorso “all’autodifesa”: una minaccia che può includere l’impiego di armi nucleari. Si tratta del lembo di terra dove sono piazzati i missili nucleari russi puntati sulle capitali di tutto il mondo, di fatto la zona più strategica per la difesa della Russia. Da qui le dichiarazioni di “fuoco”.

La Federazione Russa si riserva il diritto di agire per proteggere i propri interessi se la Lituania non riprenderà il transito delle merci a Kaliningrad nel prossimo futuro, ha affermato il ministero degli Esteri russo. Sulla stessa linea, il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov: “E’ un atto illegale. La situazione è davvero molto grave e richiede un’analisi approfondita per preparare una risposta”.

Le ferrovie lituane avevano notificato alle ferrovie di Kaliningrad la sospensione del transito di merci soggette a sanzioni dell’UE e il dicastero diplomatico russo ha fatto sapere che oggi, 20 giugno, ha convocato l’Incaricato d’affari lituano ad interim Virginija Umbrasienė. “Abbiamo affermato a questo proposito – si legge nella nota pubblicata dal ministero – che se nel prossimo futuro il transito delle merci tra la regione di Kaliningrad e il resto del territorio della Federazione Russa attraverso la Lituania non verrà ripristinato completamente, la Russia si riserva il diritto di intraprendere azioni per proteggere i propri interessi nazionali”.

Intanto il governatore di Kaliningrad Anton Alikhanov ha tranquillizzato la popolazione, annunciando che la flotta di traghetti russi garantirà i rifornimenti: “Ci sono due navi in servizio, presto saranno sette”.