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L’Ungheria comprerà 1 miliardo di gas in più dalla Russia mentre l’UE decide di ridurne l’acquisto del 15%

L’Ungheria non si atterrà alle sanzioni dell’UE sulla riduzione di acquisto di gas del 15% dalla Russia ed anzi annuncia che ne comprerà un miliardo di metri cubi più gas

Il governo ungherese – come riporta Europa.today – ha annunciato di voler acquistare quasi un miliardo di metri cubi di gas naturale in più dalla Russia, ignorando le sanzioni della Ue per l’invasione dell’Ucraina. Una richiesta che Mosca accoglie con piacere come dichiarato dal ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov, che si è affrettato a garantire che la domanda di Budapest di gas extra sarà “immediatamente inoltrata e studiata”.

Ciò che però agli occhi dei leader europei stride, non è tanto la possibile intesa sulla fornitura di gas, ma il fatto che arriva all’indomani della presentazione del piano della Commissione europea per ridurre la domanda Ue di gas del 15% e poter così resistere alla sempre più probabile interruzione delle forniture energetiche russe in seguito all’invasione dell’Ucraina iniziata il 24 febbraio e alle conseguenti sanzioni Ue, che hanno deteriorato i rapporti col Cremlino.

Ma l’Ungheria sul fronte energia è sempre stata chiara, il gas dalla Russia serve al Paese per la sicurezza energetica nazionale. “Nell’attuale situazione internazionale, la cosa più importante per noi è garantire la sicurezza energetica dell’Ungheria”, ha affermato il ministro degli Esteri, Peter Szijjarto, in una conferenza stampa direttamente dalla capitale russa. “Pertanto, vorrei concordare un aumento dei volumi di gas forniti dalla Russia all’Ungheria”, ha aggiunto rivolgendosi al suo omologo Lavrov.

“Per garantire la sicurezza dell’approvvigionamento energetico del Paese, il governo ungherese ha deciso di acquistare 700 milioni di metri cubi di gas dalla Russia in aggiunta alle quantità già previste nei contratti a lungo termine”, ha annunciato Fidesz, il partito del premier Viktor Orban, in un post su Facebook. Solo pochi giorni fa, lo stesso Orban si era opposto pubblicamente alle sanzioni Ue contro il settore energetico russo affermando che con questa strategia l’Ue si era “sparata nei polmoni”.

Di qui la visita a Mosca del ministro degli Esteri magiaro, unico politico Ue ad essersi recato nella capitale russa negli ultimi mesi. “Nonostante la difficile situazione internazionale – ha dichiarato il suo omologo russo Lavrov prima del faccia a faccia – la nostra interazione continua”. A prescindere dalla conclusione o meno dell’accordo, per il Cremlino è comunque una vittoria il solo fatto di aver convinto un Paese Ue a prendere le distanze dalla linea filoucraina. Budapest e Mosca – ha concluso Lavrov – svilupperanno relazioni “durevoli e strategiche”.