Dalle prime luci dell’alba i carabinieri di Monreale stanno eseguendo un’operazione antimafia sul mandamento di San Giuseppe Jato.
L’operazione è condotta in grande stile, impiegati circa 100 militari, coadiuvati da unità cinofile ed elicotteri. Tutto il territorio di San Giuseppe Jato, San Cipirello e Monreale è stato setacciato per scovare e arrestare boss e gregari. Sedici le ordinanze di custodia cautelare.
Secondo l’indagine, che è stata monitorata in presa diretta dalla procura, c’è in corso una violenta reazione da parte dei nuovi vertici nei confronti dei vecchi, accusati di avere violato ripetutamente le regole di Cosa nostra: il nuovo che avanza contro la vecchia generazione.
Una storia vecchia che si ripete da sempre: il vecchio contro il nuovo che avanza, ma stavolta non sono i “nuovi” ad infrangere le ataviche regole di etica e morale, ma quelli che ci sono cresciuti e dovrebbero farle rispettare, con il “codice di onore”. Ed è questa l’accusa che esce fuori dalle intercettazioni, i nuovi esponenti che accusano i vecchi di violare le regole centenarie.
Intorno alle ore 10.30 presso la caserma G. Carini, sede del comando provinciale carabinieri di Palermo, ci sarà una conferenza stampa in cui saranno resi noti i particolari di questa operazione denominata “Monte Reale”.
AGGIORNAMENTO POST CONFERENZA STAMPA
I Carabinieri hanno comunicato i nomi di tutti gli arrestati nel corso dell’operazione Monte Reale:
Antonino Alamia, 52 anni, Sergio Denaro Di Liberto, 42 anni, Ignazio Bruno, 43 anni, Giovan Battista Ciulla, 35 anni, Onofrio Buzzetta, 42 anni, Vincenzo Simonetti, 56 anni, Domenico Lupo, 57 anni, Salvatore Lupo, 28 anni, Giovanni Pupella, 26 anni, Benedetto Isidoro Buongusto, 66 anni, Antonino Serio, 62 anni, Pietro Lo Presti, 32 anni, Alberto Briuccia, 38 anni, Francesco Balsano, 40 anni, Salvatore Billetta, 47 anni, Giovanni Matranga, 54 anni.
Redazione Fatti & Avvenimenti