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Manifestazioni in 46 città contro invio armi a Kiev. In migliaia a Roma: “la pace è l’unica vittoria di cui abbiamo bisogno”

Un corteo enorme ieri sera si è radunata ai Fori Imperiali a Roma e con le fiaccole accese hanno detto che “la pace è l’unica vittoria di cui abbiamo bisogno”. Manifestazioni anche Milano, Napoli, Torino, Firenze, Palermo e Genova


Alla testa alla manifestazione c’era il sindaco di Roma Roberto Gualtieri, il segretario della Cgil, Maurizio Landini, e Andrea Riccardi, fondatore di Sant’Egidio, Nicola Fratoianni di Sinistra italiana a significare che la richiesta dipace arriva in modo trasversale ai partici politici. La fiaccolata è stata promossa da Rete Italiana Pace e Disarmo, che ha dato appuntamento a tutti a largo Corrado Ricci, a pochi passi dal Colosseo.

Alla testa del corteo a tenere lo striscione c’erano i rappresentanti di Europe for Peace e i giovani per la Pace di Sant’Egidio, seguiti di loro seguivano le bandiere delle Acli, di Emergency, della Cgil, di Legambiente, dell’Arci, dell’Anpi, tutti ad occupare il centro di Roma, per chiedere lo stop alla guerra in Ucraina che ormai dura da un anno. Paola Villa, della presidenza nazionale delle Acli, dice che è presente perché “Vogliamo tenere il tema pace al centro dell’attenzione. È necessario iniziare adesso a pensare ad una via di uscita”. Sul palco si sono susseguiti vari interventi, tra cui quello di Rossella Miccio, presidente di Emergency: “Dopo un anno di guerra ancora si sente parlare di quante armi bisogna inviare e di che tipo. Tutti sappiamo che Putin è l’artefice della guerra, ma l’unica strada possibile per farla cessare è sedersi al tavolo delle trattative. Noi come Emergency facciamo il nostro lavoro per le vittime, ma chiediamo che anche la politica faccia il suo e rispetti la Costituzione”.

Nella sola giornata di ieri, la Rete della società civile ha promosso altre 46 iniziative in 43 città italiane, tra cui Genova, dove in piazza c’è stata una grande partecipazione dei lavoratori portuali per protestare contro l’invio di armi a Zelensky. Manifestazioni anche Milano, Napoli, Torino, Firenze, Palermo e molte altre città italiane contro l’UE e la NATO.