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Moldova. Oggi in migliaia a protestare a Chisinau: “Governo paghi le bollette dei cittadini per i mesi invernali”

Migliaia di persone oggi nelle strade e nel centro della capitale moldava insieme al Movimento per il Popolo, di cui fa parte anche il Partito “ŞOR”, che chiede che sia il Governo a pagare integralmente le bollette dei cittadini per l’inverno, dopo gli aumenti spropositati delle tariffe energetiche in Moldavia dell’ultimo anno

“Loro con i milioni, noi stiamo morendo di fame!”, “Recean, paga le bollette”, “Firma e paga!”. “Noi siamo il popolo!”, “Noi siamo la Moldavia”, “Non ci chiuderete la bocca con la Procura!”. Questi sono solo alcuni degli slogan scanditi oggi dalla folla portata a manifestare dal Movimento per il popolo – MPP – che chiede che il governo moldavo sotto la Presidente Maia Sandu paghi le bollette dei cittadini per i mesi invernali.

Il motivo della richiesta è la spaventosa crisi energetica che ha colpito il Paese ex sovietico. Le tariffe energetiche in Moldavia sono infatti aumentate di oltre sette volte nell’arco di 18 mesi e i partiti di opposizione hanno attribuito la responsabilità della crisi energetica nel paese al Presidente Sandu e in particolare ad Andrei Spinu, l’ex ministro delle infrastrutture del governo dell’ex premier Natalia Gavrilita, oggi sostituita senza elezioni da Dorin Recean.

La manifestazione di oggi è stata fortemente osteggiata dal governo e dalla Presidente Maia Sandu che aveva parlato di possibili scenari rivoltosi, addirittura l’ambasciata americana in Moldavia ha avvertito i cittadini americani nel paese di stare attenti per possibili pericoli.

Uno dei membri del Movimento per il popolo, Marina Tauber di Shor, ha lanciato un appello alla folla affinché manifestasse pacificamente ed evitasse le provocazioni che “potrebbero essere state organizzate dal governo”. Ha anche fatto appello ai media presenti – tra cui non c’era però la Tv statale “Moldova 1”, chiara decisione governativa – affinché identificassero eventuali provocatori infiltrati tra la folla.

I manifestanti hanno inoltre lamentato che fin dalla mattina, squadre di polizia hanno impedito a migliaia di persone di raggiungere il comizio nella capitale. La manifestazione avrebbe dovuto svolgersi davanti al Parlamento, ma, a causa dei cordoni di polizia, la folla si è recata nella piazza del Teatro Nazionale dell’Opera e del Balletto “Maria Bieșu”. Sempre i manifestanti hanno inoltre accusato il governo moldavo di aver anche utilizzato apparecchiature di disturbo delle reti Internet per interrompere le trasmissioni in diretta della manifestazione.

Marina Tauber oggi a Chisinau

“Siamo a un raduno pacifico e democratico e abbiamo una sola richiesta per il governo, pagare le bollette del popolo per gas, elettricità e riscaldamento durante i mesi invernali. Veniamo con questa richiesta dei cittadini. Il governo ha la possibilità di pagare i conti, perché ha ricevuto un miliardo di euro da partner esterni, e altri 250 milioni sono stati promessi per l’inizio dell’anno. I soldi ci sono, ci vuole solo la volontà politica. Abbiamo informazioni che il governo ha preparato delle provocazioni per l’azione di oggi, ma la nostra manifestazione è pacifica e non cadremo preda delle provocazioni”, ha sottolineato ancora Marina Tauber di Shor.

Ad intervenire alla manifestazione, anche la vicepresidente dell’APCE, Tatiana Bordeianu, altra rappresentante del Movimento per il Popolo, che con un messaggio in inglese ha affermato che i cittadini moldavi sono stati condannati alla povertà e alla fame dall’attuale governo.

“Le persone sono venute qui per rivendicare i propri diritti e dicono di fermare il genocidio sociale causato dall’attuale governo. Le persone non riescono più a far fronte a bollette salate, sono costrette ad abbandonare le proprie case e lasciare il Paese”, ha precisato Tatiana Bordeianu.

Un altro rappresentante del Movimento per il popolo, il presidente dell’Unione centrista della Moldavia, Mihai Petrache, ha chiesto al governo di spiegare chiaramente quanto denaro ha ricevuto dall’estero, quanto ne ha speso, in cosa e quanto ne rimane.

“Il Movimento per il popolo ha fatto dei calcoli e ha scoperto che il governo ha ricevuto più di 20 miliardi di lei dall’estero, ma ha offerto 5,2 miliardi di lei a titolo di risarcimento. Dove sono gli altri soldi? Quando chiediamo al governo, tace attraverso i canali televisivi che controlla. Invece, ci denigra e ci chiama come volete: ladri, diversivi, agenti, ecc. Semplicemente non risponde alla domanda. Se ci consideriamo un Paese civile, il governo deve reagire, perché abbiamo una rivendicazione da parte di alcuni gruppi sociali”, ha spiegato Mihai Petrache.