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Montevago. Il Cardinale Montenegro con Don Ciotti, pronti a pagare i 30mila euro di debito della Calcestruzzi Belice


Ieri sera come previsto, si è svolta la fiaccolata di solidarietà in favore degli 11 dipendenti della Calcestruzzi Belice, oggi gestita dall’Agenzia nazionale dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata.

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Oltre al sindaco Margherita La Rocca Ruvolo ed ai numerosi cittadini accorsi, era presente il Cardinale Francesco Montenegro.

Ed è proprio dal prelato che è partita una proposta che sa di “schiaffo” alle istituzioni: “Se il problema sono i trentamila euro di debito della Calcestruzzi Belice, io e don Luigi Ciotti siamo pronti a mettere a disposizione questi soldi e a consegnarli al sindaco”.

Il Cardinale poi ha aggiunto: “Con don Ciotti siamo rimasti che daremo la cifra per potere, se possibile, riprendere il cammino e togliere questo tam tam che occupa il cuore di queste famiglie e di questi lavoratori”.

La vicenda di questi dipendenti e le loro famiglie ha del paradossale, L’Agenzia dei beni confiscati, infatti ha permesso che un’azienda con un fatturato di oltre un milione e duecentomila euro, fosse dichiarata fallita dal Tribunale di Sciacca, per la ridicola cifra di 30mila euro.

Ed è su questo aspetto che il Cardinale ha focalizzato la sua attenzione ed anche con toni duri: “Esprimo la mia indignazione, perché mi sembra strano che undici famiglie debbano affrontare una morte bianca per delle cifre che nel grande pentolone dei soldi sono irrisorie”.

Il corteo numeroso ma composto di ieri, è stato un segnale forte è preciso per le istituzioni. Tutti ora si augurano che con l’intervento del Cardinale Francesco Montenegro, disposto insieme a don Luigi Ciotti a ripianare il debito, di possa aprire per gli 11 dipendenti, una pagina nuova.