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Mosca: “Sabotatori ucraini entrati a Belgorod, le forze russe al lavoro per espellerli e distruggerli”

Un gruppo di sabotatori dell’esercito ucraino è entrato nel distretto di Graivoron, nella regione russa di Belgorod, al confine con l’Ucraina e le forze di sicurezza stanno adottando misure per respingerle e distruggerle


Lo ha denunciato il governatore della regione, Vyacheslav Gladkov. “Lo scopo del sabotaggio ucraino nella regione di Belgorod è quello di distogliere l’attenzione dalla situazione nella direzione di Bakhmut”, ha sottolineato da Mosca il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov secondo quanto riporta la Tass, aggiungendo che il presidente russo, Vladimir Putin è stato informato del tentativo di incursione. “Il ministero della Difesa, l’Fsb e la Guardia di frontiera hanno riferito al presidente russo di un tentativo da parte di un gruppo di sabotaggio ucraino di irrompere nella regione di Belgorod. Sono in corso azioni per respingerlo dal territorio russo e distruggerlo”, ha detto Peskov, assicurando che “ci sono abbastanza forze e risorse sul posto”.

Kiev nega che l’operazione sia condotta da forze ucraine e accusa i miliziani russi: “oggi il Corpo dei Volontari Russi e la Legione Libertà di Russia, composta da cittadini della Federazione Russa, hanno iniziato un’operazione per liberare questi territori della regione di Belgorod dal cosiddetto regime di Putin e respingere il nemico al fine di creare una certa zona di sicurezza per la protezione della popolazione civile ucraina”.

“L’Ucraina osserva con interesse gli eventi e studia la situazione, ma non c’entra niente. Come sapete, i carri armati vengono venduti in qualsiasi negozio militare russo e i gruppi di guerriglia sotterranea sono composti da cittadini russi”, ha scritto in un tweet Mykhailo Podolyak, consigliere del presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Parole che si commentano da sole, arrivare a dire che “in Russia i carri armati vengono venduti in qualsiasi negozio militare”, appare un tantino esagerato.