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NATO: “Kiev potrebbe aderire all’alleanza cedendo terra alla Russia”. Ira di kiev

Nato: “l’Ucraina potrebbe aderire all’alleanza cedendo terra alla Russia”. Dura la reazione di Kiev, ma la sensazione è che il vento stia cambiando

 Stian Jenssen, direttore dell’ufficio privato del segretario generale della Nato,  ha affermato che cedere il territorio alla Russia potrebbe essere un modo per Kiev per raggiungere la pace e aderire all’alleanza militare. Lo riporta la CNN. Jenssen, che ricopre il suo attuale ruolo nella NATO dal 2017, ha rilasciato i suoi commenti in un’intervista al quotidiano norvegese Verdens Gang.

Immediata è arrivata la risposta da Kiev. “Scambiare un territorio per un ombrello della Nato? È ridicolo”, ha scritto in un tweet il consigliere presidenziale ucraino Mykhailo Podolyak, commentando le parole del capo di Stato Maggiore della Nato, Stefan Jenssen, aggiungendo che “Ciò significa scegliere deliberatamente la sconfitta della democrazia e incoraggiare un criminale globale, preservare il regime russo, distruggere il diritto internazionale e trasmettere la guerra ad altre generazioni”.

Nikolenko ha concluso dicendo che il “coinvolgimento consapevole o inconscio dei funzionari della NATO nel plasmare la narrativa” che circonda l’Ucraina che potenzialmente cede territori “gioca nelle mani della Russia”. Piuttosto, ha detto, “è nell’interesse della sicurezza euro-atlantica discutere i modi per accelerare la vittoria dell’Ucraina e la sua piena adesione alla NATO”.

Sulla questione è intervenuto anche un portavoce della Nato: “La posizione della Nato sul sostegno alla sovranità e l’integrità territoriale dell’Ucraina è chiara e non è cambiata”, ha detto un portavoce dell’Alleanza in una dichiarazione all’emittente pubblica ucraina Suspilne, smentendo le parole del funzionario Nato Stian Jenssen.

“Continueremo a sostenere l’Ucraina finché sarà necessario e ci impegniamo a raggiungere una pace giusta e duratura”, ha aggiunto il portavoce, sottolineando che dovrebbe essere Kiev a decidere quando e a quali condizioni raggiungere la pace.

Il portavoce non si è identificato e questo particolare toglie credibilità a questa smentita, inoltre appare evidente che Stefan Jenssen mai avrebbe fatto questa dichiarazione se prima non ne avesse parlato e concordato il contenuto con le alte sfere dalla Nato.

E’ già da qualche settimana che si avvertano segnali di “stanchezza” in alcuni soggetti della Nato, il totale fallimento della controffensiva ucraina, che dopo due mesi e mezzo, propaganda a parte, non è riuscita ad avanzare di un metro, anzi ha perso altri territori nonostante le armi modernissime e potenti che l’Occidente ha messo ha sua disposizione, oltre all’enorme fiume di denaro bruciato, in molti ha insinuato più di un dubbio che l’Ucraina non possa vincere questa guerra.