Redazione F e AOggi è gran il giorno, i siciliani sono chiamati a rinnovare il governo regionale e tra i candidati l’adrenalina è alle stelle, in un mix di speranza e paura.
Questo mix però in molti casi, porta a non rispettare il “silenzio elettorale”, non una regola, ma una legge del 4 aprile 1956, la n. 212”, che disciplina la pausa della campagna elettorale che si effettua il giorno prima e il giorno stesso delle elezioni. Qualche anno fa per le autorità farla rispettare era semplice, niente comizi e niente volantinaggio, ma oggi con i social sempre attivi grazie ai telefonini di ultima generazione, bloccare il flusso di informazione, è impresa impossibile.
E così, se non il candidato in prima persona, i vari attivisti, si prodigano in messaggi e post, che ci ricordano di votare il loro “beniamino”. Quanto sia utile allo scopo questa “invadenza”, non è dato sapere, ma tentare non nuoce… o forse si.
