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Onu accusa Kiev per la morte di 50 anziani: non fu colpa dei russi, i soldati ucraini usarono l’edificio come scudo

Sono pesanti le accuse che l’Onu fa a Kiev per gli oltre 50 tra anziani e disabili morti nella casa di riposo nel Lugansk: la responsabilità è dei soldati ucraini che presero posizione all’interno della casa di cura rendendo l’edificio un bersaglio per gli attacchi russi

Un rapporto dell’Onu – secondo quanto riporta l’agenzia Associated Press – ha stabilito che le forze armate ucraine hanno responsabilità importanti, uguale a quelle russe, sui fatti accaduti, circa due settimane dopo l’inizio dell’invasione di Mosca, in una casa di cura nella regione di Lugansk, dove morirono oltre 50 tra anziani e disabili.

Il rapporto dell’Ufficio dell’Alto Commissario per i diritti umani delle Nazioni Unite non arriva a sostenere che le parti abbiano commesso crimini di guerra, ma osserva che la battaglia nella casa di cura è un esempio di come possano essere usate le persone come “scudi umani” nelle aree di guerre.

Quel giorno quando i filorussi assalirono la struttura che si trova vicino al villaggio di Stara Krasnyanka che provocò un incendio, all’interno c’erano soprattutto anziani e disabili, molti dei quali allettati, che rimasero intrappolati all’interno, senza luce elettrica e acqua. Secondo le Nazioni Unite, almeno 22 dei 71 pazienti riuscirono a trarsi in salvo, “ma il numero esatto delle persone uccise rimane sconosciuto”.

Subito dopo l’attacco, la propaganda di Kiev accusò Mosca di aver causato la morte di oltre 50 persone, ma ora le Nazioni Unite correggono la versione, sostenendo che pochi giorni prima dell’attacco dell’11 marzo, i soldati ucraini presero posizione all’interno della casa di cura, rendendo l’edificio un bersaglio.