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Padre e figlio minacciano una donna che partecipava ad un asta giudiziaria sulla loro casa: arrestati dai carabinieri


I Carabinieri della Compagnia di Alcamo e della Stazione di Castellamare del Golfo hanno arrestato con misura di custodia cautelare in carcere, emessa dal GIP del Tribunale di Trapani, per i reati di estorsione e turbata libertà degli incanti, perpetrata nell’ambito di un’asta giudiziaria per l’acquisto di una villetta, due uomini, padre e figlio, originari di Balestrate

I dettagli dell’operazione sono stati resi noti oggi alle 11.00, nel corso di una conferenza stampa, presieduta dal Comandante Provinciale Col Stefano Russo, presso il Comando Provinciale di Via Orlandini.

“Il 12 maggio 2017 una donna castellammarese – si legge nel comunicato dell’Arma – partecipava ad un’asta giudiziaria e si aggiudicava l’immobile. Da quel momento lei e il figlio non hanno avuto più pace. Venivano avvicinati più volte dall’ex proprietario Giuseppe Pace 67enne e dal figlio 42enne Costantino con il chiaro intento di intimorirli a tal punto da farli desistere dall’acquisto.

A seguito delle minacce ricevute e al rinvenimento nei pressi dell’abitazione della donna di 8 cartucce per fucile da caccia, le vittime si rivolgevano ai Carabinieri della Stazione di Castellammare del Golfo che iniziavano immediatamente le indagini insieme ai militari della Compagnia di Alcamo, coordinati dalla Procura della Repubblica di Trapani.

Mentre personale in uniforme sorvegliava giorno e notte l’abitazione della vittima, i militari in abiti civili del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Alcamo iniziavano a pedinare gli indagati raccogliendo gravissimi indizi a loro carico.

L’arrestato più giovane, Giuseppe Pace, sempre in accordo con il padre, avrebbe avuto un ruolo di primissimo piano nell’organizzazione degli episodi di minaccia e addirittura stava pianificando, insieme ad altri soggetti assoldati per l’occasione, un grave attentato nei confronti del figlio 35enne della denunciante. L’intenzione dei malviventi era quella di alzare il tiro e fino al punto di prelevare il ragazzo ed eseguire nei suoi confronti un attentato, affinché la madre rinunciasse all’offerta per l’acquisto della casa. Questa emergenza ha costretto i Carabinieri a predisporre specifici servizi di vigilanza fuori l’abitazione delle due vittime, protrattasi per giorni senza soluzione di continuità, per evitare drammatiche conseguenze.

I gravi indizi di colpevolezza raccolti dai Carabinieri di Alcamo coordinati dalla Procura della Repubblica di Trapani, nonché la comprovata pericolosità dei soggetti indagati, ha indotto il Giudice per le Indagini Preliminari di Trapani, ad emettere la misura cautelare della custodia in carcere a carico di Giuseppe Pace e del figlio Costantino, ponendo così fine all’incubo vissuto dall’anziana donna e dal figlio che con fiducia si erano rivolti all’Arma dei Carabinieri”.