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Putin come promesso invia grano a basso costo in Africa, ma per Borrell “Aggrava le vulnerabilità economiche”

La Russia offre grano a basso costo alle economie in via di sviluppo? Lo fa “per creare nuove dipendenze, aggravando le vulnerabilità economiche e l’insicurezza alimentare globale”

Lo scrive l’Alto Rappresentante Ue per la Politica estera, Josep Borrell, in una lettera ai Paesi in via di sviluppo e a quelli del G20 visionata dalla Reuters. Per l’Occidente dunque qualsiasi cosa faccia il presidente russo Vladimir Putin è un male, per Borrell persino il grano inviato a basso costo alle economie in via di sviluppo è un male  perché crea nuove dipendenze. 

Borrell lo ha scritto nero su bianco lunedì in una lettera  con lo scopo di esortare questi Paesi a parlare “con una voce chiara e unificata”, per spingere Mosca a tornare all’accordo sul grano, riporta l’agenzia di stampa sul suo sito.

“Mentre il mondo si trova ad affrontare l’interruzione delle forniture e l’aumento dei prezzi, la Russia si avvicina ai Paesi vulnerabili con offerte bilaterali di spedizioni di grano a prezzi scontati, fingendo di risolvere un problema che ha creato lei stessa”, si legge nella lettera.

“Si tratta di una politica cinica che usa deliberatamente il cibo come arma per creare nuove dipendenze, esacerbando le vulnerabilità economiche e l’insicurezza alimentare globale”, aggiunge Borrell, che nella lettera ha dimenticato di scrivere che il grano che fino al 16 luglio è stato esportato tramite l’accordo con la Russia, per la quasi totalità non è stato consegnato agli Stati africani vulnerabili, ma è finito in occidente.