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Regionali. È iniziato il countdown: ecco i candidati saccensi in cerca di voti


Ci siamo, a meno di sorprese dell’ultimo minuto i candidati saccensi per un seggio all’ARS, tra novità – ma non troppo – e in cerca di riconferme, sono cinque.

Il primo a sciogliere la riserva è stato l’uscente Matteo Mangiacavallo del M5S. Nulla di eclatante, di solito chi è già “seduto” si ricandida. In casa 5 stelle, a Sciacca non tutti appoggiano però il candidato locale, lo zoccolo duro lo risupporta, ma alcuni militanti “storici”, come Nino Vitale, Emma Giannì e Antonella Di Prima, hanno già detto più o meno apertamente, che voteranno, sì per il movimento, ma sceglieranno altri candidati in provincia. Nulla di nuovo, succede in tutti i partiti.

Vittorio Di Natale, ex consigliere comunale non rieletto e mancato assessore, “scende in campo” con Forza Italia, nel partito di Berlusconi infatti, non ci si candida, notoriamente, si scende in campo. Anche qui non tutti appoggeranno il candidato locale, solo per fare un esempio, Silvio Caracappa, ha già comunicato che passerà con l’UDC, cambiando, addirittura partito.

Poi c’è il “caso” Giuseppe Marinello, che abbiamo posizionato al centro dei cinque non a caso. L’attuale Senatore di A.P., come noto, è inserito nella coalizione di centro sinistra di Micari e per uno che la gente associa indissolubilmente al centro destra Berlusconiano, è praticamente un salto nel buio. Siamo curiosi di vedere già da domani mattina, nella manifestazione di presentazione, chi saranno i suoi “supporters”, o per lo meno, chi si farà vedere apertamente.

Il PD saccense, si affida “all’usato sicuro” e propone il suo segretario cittadino Michele Catanzaro – già rodato con le candidature all’Ars -, qui davvero nulla nuovo, una scelta scontata.

Infine la “new entry” Tiziana Russo, può sfoggiare un quarto di secolo di militanza politica nonostante sia ancora “giovane” – un giovinezza alla “Renzi”, diciamo -, la sua “prima volta”, risale infatti, al 1993, con l’elezione a consigliere comunale nella lista di Ignazio Messina, che divenne sindaco. Oggi si candida nella lista Cento Passi di Claudio Fava e qui di problemi, ce ne sono parecchi. Tra i maggiori azionisti di Fava c’è Sinistra Italiana, che a Sciacca è rappresentata dall’ass. Paolo Mandracchia come dirigente di partito, che ad occhio, non appare molto “entusiasta” di questa candidatura che fa riferimento a quell’aria di Cucchiara-Burgio-Vecchio-Bono e dal retrogusto messiniano, non propriamente gradito alla parte di sinistra che rappresenta. Da decifrare inoltre il comportamento di Mizzica, che a prescindere dalla sub-area proFava a cui vorrà rifarsi, dovrà sempre fare i conti col dirigente di partito Mandracchia. E per chi ha memoria politica, ricordando le vicissitudini comunali, c’è da ridere. Vedremo.

I cavalli dunque sono al nostro di partenza e noi di Fatti & Avvenimenti, porgiamo a tutti un “in Bocca al lupo”.