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Repubblica Ceca. Proteste con scontri contro Nato e Ue: “Il governo si preoccupa più degli ucraini che dei cittadini cechi”

In migliaia hanno manifestato oggi in piazza San Venceslao a Praga, contro la Nato, l’Ue e il governo del premier Petr Fiala, accusato di dare più aiuto all’Ucraina per la guerra alla Russia che ai suoi cittadini

Erano in migliaia oggi a Praga a manifestare contro la Nato, l’Unione Europea e il governo, accusato di aiutare economicamente l’Ucraina e di non fare nulla per i cittadini cechi. Alla fine della protesta un gruppo di manifestanti si è diretto verso il Museo nazionale dove si sono scontrati con un gruppo di sostenitori dell’Ucraina e dell’Ue che avevano manifestato in precedenza. L’obiettivo degli attivisti era di strappare la bandiera ucraina dalla facciata del museo. Alcuni di loro sono penetrati nell’edificio e a quel punto è intervenuta la polizia antisommossa che ha creato un cordone davanti all’entrata ed ha successivamente arrestato quindici manifestanti. Secondo il ministro dell’interno ceco Vit Rakusan un agente di polizia è rimasto ferito. 

Il Paese, che conta 10,5 milioni di abitanti, è membro dell’Ue e della Nato e  dall’inizio della guerra con la Russia nel febbraio 2022, ha inviato ingenti aiuti militari e umanitari all’Ucraina, motivo che ha scatenato le proteste dell’opposizione in parlamento, che accusa il governo di preoccuparsi più degli ucraini che del suo stesso popolo che ha causa del caro energia e inflazione, si trova in grosse difficoltà. I manifestanti hanno invitato il premier Petr Fiala  di centrodestra e il suo esecutivo a dimettersi, mentre Rajchl ha affermato di voler un governo che “si preoccupi prima degli interessi dei cittadini cechi”.