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Ribelli Houthi dello Yemen attaccano con droni e missili il Cacciatorpediniere Carney Usa sul Mar Rosso

Il Pentagono ha confermato che il cacciatorpediniere Carney è stato attaccato sul Mar Rosso non specificando da chi, ma tutto conduce ai ribelli Houthi dello Yemen, sostenuti dall’Iran. Colpite due navi commerciali

Potrebbe essere la scintilla che rischia di allargare il conflitto in Medio Oriente. La tensione tra Stati Uniti e l’Iran dall’altra è altissima e il confronto tra le due potenze fino ad oggi si era “limitato” a provocazione, mosse di deterrenza e controllo reciproco, ora rischia di degenerare.

Droni e missili sono stati lanciati dal territorio dello Yemen controllato dagli Houthi verso il cacciatorpediniere Carney Usa, di classe Arleigh Burke, che ha risposto all’attacco. Lo ha riferito un funzionario del Pentagono ad al-Jazeera, precisando che il cacciatorpediniere era intervenuto in soccorso di due mercantili che navigavano nel Mar Rosso, al largo del porto yemenita di Hodeidah, e che sono rimasti entrambi danneggiati da attacchi di droni. Una delle due navi colpite, sottolinea il sito di Haaretz, appartiene a una compagnia britannica di proprietà di Danny Ungar, figlio del magnate delle spedizioni israeliano Rami Ungar.

Le due navi commerciali colpite oggi da missili nel mar Rosso “non hanno alcun legame con Israele”, ha affermato il portavoce militare Daniel Hagar, aggiungendo che una di esse è stata colpita in maniera significativa e a quanto pare rischia il naufragio. La seconda ha riportato danni minori”. Hagari ha rilevato che le armi, le informazioni di intelligence e le tecniche di combattimento utilizzate dai ribelli yemeniti Houti “sono di origine iraniana”. L’Iran, secondo Israele, mette in pericolo la libertà di navigazione in quella parte del mondo. “Si tratta adesso di un problema mondiale e regionale. Vedremo quale sarà la reazione”.