Le palazzine sono state sgomberate completamente e bonificate dai vari materiali e rifiuti al fine di permetterne la successiva demolizione
Malgrado le varie segnalazioni da parte dei cittadini di diversi gruppi di immigrati che occupavano le palazzine, questa mattina non c’era nessuno alle case popolari di Largo Martiri di Via Fani di Ribera, sgomberate dai loro legittimi inquilini nel 2012. A prenderne atto, intorno alle 8 di questa mattina, le forze dell’ordine – Polizia di Stato, Carabinieri, GdF e Polizia Municipale – dispiegate sul posto per lo sgombero degli edifici.
Spedita è così iniziata la bonifica dei luoghi da parte degli operatori di “Riberambiente”, che saranno a lavoro ancora per qualche settimana. Come visibile, i luoghi sono diventati nel tempo una sorta di discarica a cielo aperto, con tanto di tracce di occupazione, come segnalato da molti cittadini nel corso degli anni.
Presente stamani il sindaco di Ribera, Carmelo Pace ed il commissario dell’Iacp di Agrigento, Gioacchino Pontillo che ha assicurato l’intenzione di procedere speditamente con i lavori fino alla ricostruzione delle palazzine.
Dopo quasi 7 lunghi anni c’è amarezza e diffidenza, ma non ancora rassegnazione nei cuori di buona parte dei residenti che vivevano in quei 60 alloggi sgomberati nel 2012 poiché realizzati con cemento depotenziato.Tante le promesse fatte nel corso del tempo, ma solo oggi è stato possibile iniziare i lavori di bonifica. Secondo i tempi contrattuali tra un anno le palazzine dovrebbero essere ricostruite e consegnate, chissà se tale scadenza sarà rispettata.
Redazione Fatti & Avvenimenti