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Salute & Benessere. I paraplegici grazie a un neurostimolatore midollare possono tornare a camminare: già 7 casi nel mondo

Si apre quella che appare più di una speranza per i paraplegici: grazie ad un neurostimolatore midollare hanno la possibilità di riprendere a camminare. Sette gli interventi già riusciti

Paolo Baldassini, a 55 anni è diventato il secondo paziente paraplegico in Italia – e uno dei sette nel mondo – che ha ripreso a camminare grazie ad un neurostimolatore midollare impiantato il 10 luglio scorso all’Irccs San Raffale di Milano da un team di neurochirurghi guidato dal professor Pietro Mortini, primario di Neurochirurgia e ordinario presso l’Università Vita – Salute San Raffaele, in collaborazione con un gruppo di ingegneri dell’Istituto di Biorobotica della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa diretto dal professor Silvestro Micera, esperto di fama internazionale.

Il primo intervento del genere in assoluto in Italia è stato eseguito ad aprile, sempre al San Raffaele, su una giovane di 32 anni, vittima di un incidente sportivo che le aveva causato una lesione del midollo spinale. Anche lei come Paolo è tornata a camminare, prima con l’ausilio del deambulatore e ora con le stampelle.

Paolo Baldassini, la mattina del 23 luglio 2020 ebbe un gravissimo incidente, su un rettilineo, la Bmw sulla quale viaggia urta qualcosa, che dai rilievi poi effettuati dalla polizia, sembra sia stato un mobile o qualcosa del genere abbandonato in strada. Poco dopo arrivano i soccorritori, che in elicottero lo trasportano all’ospedale Cisanello di Pisa, dove Paolo subisce due interventi, uno alla colonna e l’altro di ricostruzione della gamba. Due settimane di degenza e poi lo trasferiscono nell’Unità spinale dell’ospedale Careggi di Firenze. Quando i medici gli parlano delle sue condizioni, il mondo sembra crollare: il midollo è lesionato e non potrà più camminare.

Fra Pisa e Firenze, i ricoveri durano quasi sette mesi. Paolo il 27 febbraio del 2021 torna a casa in carrozzina e ha la sensazione che il mondo gli sia crollato addosso fino al 10 luglio scorso, quando grazie al neurostimolatore midollare impiantato è tornato a camminare.